Regia: Gianni Di Nardo
Drammaturgia: Paolo Capozzo
Attori: Paolo Capozzo e Maurizio Picariello
Altri crediti:
Parolechiave: Comico, surreale, gramelot
Produzione: Co.C.I.S.
Anno di produzione: 2012
Genere: Prosa
LA STORIA
Dopo secoli passati in balia di vermi e ratti, spuntando come piante dalla terra dove erano stati sotterrati, còmpa Mostino e còmpa Prisco tornano alla luce.
La terra che li aveva inghiottiti, seppellendoli sotto centinaia di anni di storia, sotto tonnellate di detriti della memoria, li partorisce di nuovo.
Proprio così, rinascono! Si affacciano di nuovo alle speranze di una vita migliore. Hanno un’altra occasione di riscatto da un’esistenza di stenti e di soprusi.
Riavvolto il nastro della propria (e della nostra) memoria, i nostri due Compari intraprendono un viaggio che ripercorre tutto il 20esimo secolo, nella speranza di un destino diverso da quello che il “fato” gli ha imposto sinora.
Improbabili soldati di guerre volute da altri, complici e vittime di catastrofi e disastri ambientali, i nostri due “candidi” eroi affrontano con disarmante ingenuità tragedie devastanti. Dalla grande guerra (1915) alla liberazione (1945), alle lotte sociali sedate nel sangue (1950), al terremoto (1980), alla crisi dei rifiuti (2003).
Ogni volta Mostino e Prisco accettano, rassegnati, l’ennesima sconfitta (“nui simmo sfurtunati”), con l’ingannevole illusione che gli basterà “morire e rinascere” per avere un destino diverso.
NOTE DI REGIA
L’ignoranza assolve i semplici e li rende puri? Prisco e Mustino non lo sanno e non si pongono il problema, tirano dritti. Attraverseranno l’ultimo secolo e mezzo senza peso, leggeri ed essenziali come bambini, divertiti e complici come Totò e Peppino, assurdi e poetici come Didi e Gogo. Di loro non si dirà ne’ vili ne’ eroi, ma spettatori di un’esistenza umana ciclica e surreale che canta sempre lo stesso verso palindromo ” per nascere si deve morire” .
PS: In scena viene adoperato una sorta di meta-dialetto, un gramelot irpino, in cui le parole concorrono a far passare suoni e vibrazioni, ancor prima che significati. Non sforzatevi di capire, basterà ascoltare.
Informazione riservata agli Organizzatori
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