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DAMMI LA TUA FINE

CampoverdeOttolini
Regia: Elisa Campoverde e Marco Ottolini
Drammaturgia: Elisa Campoverde e Marco Ottolini
Attori: Elisa Campoverde Marco Ottolini
Anno: 2013


Generi: Prosa, Performance

Tags: site specific, Charles Bukowski, precarietà, poesia, partecipazione

DAMMI LA TUA FINE è un’esortazione alla rivoluzione, un urlo amorevole contro le villette e le loro staccionate, le otto ore sul posto di lavoro, le file, in macchina come al bancomat.

DAMMI LA TUA FINE è ricordarsi di dover trovare qualcosa da fare prima che Signora Morte sopraggiunga.
Un promemoria di autodeterminazione.

Una notte al Barfly.
Hank e Gin, avventore e poeta il primo, barista il secondo, quel bar lo vivono come una casa.
Il pubblico, avventore anch’esso del Barfly e Gin, vengono interrotti da Hank, il cui arrivo cambierà le sorti dell’intera serata.
Nato su palco, DAMMI LA TUA FINE ha trovato il suo ambiente naturale nel site specific, creando un rapporto unico tra spettatore e scena. Il pubblico diventa visitatore, presenza da contendersi e in fine confidente di questi due pezzi di vita che in una sera come tante, mettono a nudo se stessi, i propri sogni e il proprio passato.


Hank, poeta operaio che usa la sua arte per fuggire dalla banalità della ripetizione, perde il suo posto di lavoro, sprofondando ancora di più nel senso di precarietà che il lavoro riusciva a mitigare. Le sue giornate allora diventano camminate errabonde che sempre più spesso finiscono al bar.
Il B a r f l y è un luogo di incontro e scontro, anche per Hank e Gin. Il primo, un perdigiorno, uno spiantato, poeta e sognatore ormai vive il locale come una casa. La seconda, Gin, la barista, di quella casa ne ha fatto il posto di lavoro . Questi due pezzi di vita iniziano così a conoscersi, a confrontarsi, a parlare . In una sera , come tante altre. Hank addormentato tra le bottiglie e Gin intenta a riordinare ciò che altri disordinano. E tra una discussione sulla vita, episodi di infanzia e grida di protesta, si trovano a dover ammettere a se stessi che è giunto il momento di scegliere. Scegliere cosa fare, dove andare e perché.

Produzione: compagnia CampoverdeOttolini

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La compagnia CampoverdeOttolini nasce a Milano dall’ incontro tra Marco Ottolini ed Elisa Campoverde; co-autori, attori e registi dei loro spettacoli.
La loro co-autorialità porta alla luce produzioni d’impianto e composizione di volta in volta differenti, vedendo come minimo comune denominatore il processo creativo.
La compagnia produce dal 2013 spettacoli di nuova drammaturgia creati attraverso percorsi che integrano scrittura scenica e nuovi linguaggi, con una forte attenzione alla valorizzazione del rapporto fra scena e platea.
I temi ispiranti della loro produzione artistica nascono da una riflessione sul concetto di responsabilità, individuale e collettiva.
Spesso trattati con forme legate al gioco, sia come meccanismo di interazione con il pubblico, sia come strumento narrativo.

Nel 2013 la compagnia debutta con DAMMI LA TUA FINE uno studio su precarietà, vino e poesia ispirato alle opere di Charles Bukowski, terreno di prova con il quale inizia il suo personale studio sulla relazione con lo spettatore.
Nel 2014 inizia lo studio per la produzione di DI A DA, selezione Premio Lidia Petroni ’15, del Concorso di Drammaturgia Contemporanea Tagad’Off 15 e del progetto Ritorno al Futuro che debutta a Teatro i – Milano nell’ottobre del 2016.
Dal 2014 la compagnia segue la direzione artistica del CineTeatroAgorà di Robecco sul Naviglio (MI).
Nel 2015 produce, partendo dalla travagliata storia della Resistenza, La Resistenza di Ida ed Ermando, format crossmediale site specific di riviviscenza storica sulla resistenza del secondo dopoguerra.
Nel 2016 nasce il progetto INDAGINE SU UN BURATTINO AL DI SOPRA DI OGNI GEPPETTO - del perché continuiamo a credere alle favole -, in cui la compagnia indaga, anche con l’aiuto di incontri e laboratori rivolti al pubblico, il rapporto tra reale e irreale.
Nel 2019 produce Piero. spettacolo sulla storia della vittima di mafia Pietro Sanua che dà alla compagnia l’occasione per svolgere un intenso studio sulla presenza criminale al nord.
Sempre del 2019 è il primo allestimento di Storie al Kilo, gioco urbano teatralizzato.
Le produzioni della compagnia si alternano tra spettacoli di drammaturgia contemporanea e progetti site specific che hanno portato alla fondazione di OPPURE, progetto collaterale della compagnia.
Il team di OPPURE, composto da artisti e game designer, crea su misura storie inaspettate che aiutano gli enti sociali, che si rivolgono a comunità disgregate e poco informate, a realizzare esperienze culturali ibride, per rafforzare il loro impatto sulla comunità stessa.
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