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Strani-Oggi

Tedacà
Regia: Simone Schinocca
Drammaturgia: Simone Schinocca e Livio Taddeo
Attori: Mauro Parrinello, Federico Giani, Valentina Aicardi, Francesca Cassottana, Andrea Fazzari
Anno: 2015


Generi: Prosa

Tags: teatro sociale, drammaturgia contemporanea, immigrazione, emigrazione, stranieri

Crescere significa scegliere, rinunciare a qualcosa di quello che si potrebbe essere per diventare quello che si è.
Ma che adulti si diventa quando ogni scelta è una rinuncia, quando si accetta qualunque cosa purché sia qualcosa?

Sono trascorsi ormai cinque anni e i padri protagonisti di "Strani – Ieri" [ spettacolo che ha segnato il primo capitolo di questo ideale dittico sull'emigrazione/immigrazione negli ultimi sessant'anni della nostra Storia ] hanno fatto tutto ciò che dovevano, hanno lavorato fino a consumarsi perché i figli potessero crescere, studiare e prepararsi a vivere. E poi, cos’è successo?
È su questa domanda che si apre "Strani – Oggi", racconto di vita di una generazione che il proprio futuro l’ha scritto rinunciando o mettendo da parte ambizioni e aspirazioni, accettando qualunque proposta, progetto, possibilità, etichetta.
Sono gli ex-giovani cresciuti all’ombra di una crisi che da condizione economica è diventata terra di mezzo, parola paludosa, sineddoche per eccellenza di un modo di vivere e di pensarsi. Senza domani nella propria terra, pronti a partire, pronti ad arrivare, in cerca di un futuro.
Una manciata di storie, così intime e per questo così universali, che la compagnia Tedacà ha raccolto attraverso un lungo lavoro di ricerca e condivisione, sul web e dal vivo. Una drammaturgia scritta a più mani e affidata a un cast di attori diplomati alla Scuola per Attori dei teatri stabili di Torino e Genova, con le musiche originali di Giorgio Mirto e Maurizio Lobina, vincitore di World Music Award, BMI Award e dischi diamante, multiplatino e oro con gli Eiffell 65.

Altri crediti: Musiche e arrangiamenti Maurizio Lobina (Eiffel 65) e Giorgio Mirto
Scenografia Sara Brigatti Costumi Agostino Porchietto
Progetto grafico Silvio Giordano Foto Mauro Biondillo

Produzione: Tedacà

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Tedacà nasce nel 2002 come luogo di espressione e racconto dell’umano, di promozione del linguaggio performativo come forma di conoscenza di se stessi e del tempo presente, impegnandosi principalmente nella produzione artistica e nella conduzione di laboratori performativi.
Tedacà è composta da tre distinte compagnie (teatrale, coreutica e musicale) che lavorano in maniera indipendente e si contaminano in percorsi di sperimentazione linguistica, inserendosi negli ultimi anni nel circuito professionistico e vincendo molteplici premi su scala nazionale.
Tra le principali produzioni si citano: "Sotto lo sguardo delle mosche" (debuttato al Teatro stabile di Torino / Teatro Nazionale) e "il Sentiero dei passi pericolosi", entrambi dell'autore canadese Michel Marc Boucherd; "Alice, per adesso" di Sylvain Levey", che narra dell'adolescenza di una rifugiata politica cilena; Stavolta e mai più" e "Carillon", due monologhi sul tema del desiderio e dei limiti; “Donne” (precedentemente intitolato “D - ovvero la figura della donna nell'Italia del '900”), spettacolo pluripremiato e con oltre 100 repliche all'attivo; “Strani-ieri”, in collaborazione col Teatro Stabile di Torino; “Pari&Dis-pari”, spettacolo diretto da Irene Zagrebelsky per Biennale Democrazia; “Street Striit”, favola coreutica. Inoltre dal 2006 Tedacà organizza e gestisce la stagione teatrale presso il centro bellARTE di Torino, stagione ora organizzata da Fertili Terreni Teatro, progetto di diffusione e promozione del teatro contemporaneo e della nuova drammaturgia a Torino. Fertili Terreni è composta da quattro compagnie (Tedacà, ACTI Teatri Indipendenti, Cubo Teatro, Il Mulino di Amleto) e diffuso sui tre teatri torinesi gestiti direttamente dalla compagnie (Bellarte, San Pietro in Vincoli, Cubo Teatro).
Tedacà è una compagnia di produzione riconosciuta dalla Regione Piemonte dal 2009 e da Funder35 tra le giovani imprese culturali rilevanti del territorio nazionale.
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