Regia: Manuela Rossetti
Drammaturgia: Manuela Rossetti
Attori: Antonella Civale
Altri crediti: Simone Palma, Daniela Fabbri, Alessio Pala, Ilaria Cenci, Ketty Roselli e Masaria Colucci
Parolechiave: Citizen X, Teatro, Spettacolo, lavoro, disoccupazione
Produzione: La Casa della Locusta
Anno di produzione: 2014
Genere: Prosa Performance
"Citizen X- Storie di ordinaria precarietà", di Manuela Rossetti, con Antonella Civale, digital performer Simone Palma, con la collaborazione di Mauro D’Alessandro, Daniele Fabbri, Masaria Colucci, Alessio Pala, Ilaria Cenci e Ketty Roselli. Produzione 2015 e ospite al Roma Fringe Festival 2015. Il gruppo teatrale dell'Associazione svolge attività in ogni ambito culturale con uno speciale interesse alla contaminazione artistica, la quale porta con sé un particolare avvicinamento a diversi tipi di pubblico, spesso non strettamente teatrale, come si evince dal suo curriculum vitae. La ricerca svolta negli ultimi anni non riguarda solamente le scelte drammaturgiche e registiche in senso stretto, ma anche un'attenzione alla contaminazione tra teatro e le nuove tecnologie, utilizzate non come vezzo o virtuosisimo sterile, ma come mezzo d'apertura del teatro verso le possibilità espressive solitamente appartenenti al cinema o al fumetto. Lo spettacolo guarda a diverse reazioni umane alla disoccupazione e inoccupazione con ironia sottile ed eretica, provocatoria e senza pregiudizi. Ogni personaggio mette in evidenza le assurdità della realtà sociale che ruota attorno al mondo del lavoro, le stranezze a volte terrificanti, il grottesco che ci circonda ogni qualvolta abbiamo a che fare con la burocrazia, con le pratiche di disoccupazione, con i moduli da compilare nella ricerca del lavoro, con i datori di lavoro e le domande più varie durante un colloquio. 5 capitoli e 5 punti di vista sulla stessa problematica, 5 personaggi circondati dalla loro solitudine, ma uniti dalla stessa alienante preoccupazione, 5 mondi diversi, 5 pagine di un fumetto tragicomico ed espressionista. Una giovane donna disposta a tutto per apparire ciò che i datori di lavoro cercano; una mamma in un dialogo surreale immagina con terrore distorti stili di vita di suo figlio disoccupato; una donna prova a seguire i dettami sociali per trovare al meglio un impiego, ma cade in una solitudine visionaria tra passato, presente e futuro; un inoccupato si arrende e smette di cercare lavoro, riempie le sue giornate giocando e ricorda una lezione di economia che seguì all'università proprio sui devastanti effetti della disoccupazione per un paese; una giovane donna cerca consigli e soluzioni su come superare il lungo e difficile periodo di inoccupazione a chi la circonda: la mamma, la psicologa, l'amica, il prete, il politico e l'impiegata dell'Inps. Citizen X è uno spettacolo teatrale dall'impianto visivo che richiama quello fumettistico fatto di bianchi e di neri, di figure sovrapposte e tagli di luce netti. La luce digitale crea atmosfere atipiche per il teatro e più vicine al linguaggio cinematografico, sperimentando la possibilità di realizzare scene in soggettiva, primi piani, contemporaneità di piani diversi. La musica originale segue in contrapposizione la scena accentuandone il carattere surreale e ironico.
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