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Trittico del Mio Byte

Formiche di vetro
Regia: Luca Trezza
Drammaturgia: Luca Trezza
Attori: Luca Trezza
Anno: 2014


Generi: Prosa, Teatro-danza

Tags: Teatro, Luca Trezza, Trittico

Il Progetto “Trittico del mio Byte nasce dall’esigenza di raccontarsi attraverso una sperimentazione scenica che rielabori una perdita . Questa il nocciolo da cui son partito per formulare il testo e le immagini dello spettacolo . il Trittico formato da tre quadri narrativi presenta un accostamento di varie modalità rappresentative (Racconto diretto \ indiretto - Soliloquio- Movimentazione fisica - Canto- Sperimentazione vocale) e tende a mettere in disordine la simultanietà e linearità del racconto .
Tre dunque i quadri per tre modalità distinte .Tre quadri per tre le età raccontate
( Adolescenza - Maturità e Vecchiaia) .
II primo quadro “AbbakkoApertaa” (ad occhi semi-semichiusi) è mix di musiche di Bach e suggestioni del dio Bacco e le Baccanti di Euripide messe e mischiate insieme per formulare il Plot e la visione narrativa . 15 sono i canti in forma lirica che narrano la vicenda e suggestione di un uomo alla ricerca della propria madre scomparsa . Lui, l’eroe ,vuole ritrovarla e lo fa cercando di scriverle un kantiko (un poema) uscendo di notte per ricercarla tra i vicoli , nel wc di una discoteca.
L’Atro quadro invece è (Neò.Melò.Diko) ed è un soliloquio a “Luci Aperte” pieno di frasi fatte e spot pubblicitari un mix di canzoni e televisioni che narrano insieme un Giallo melo’ di periferia . A nerola Un ragazzo che sognava di sfondare con una carriera Pop-Dance fà provini tv e serate nei matrimoni e per i locali quando una notte dopo una serata in Disko per rispondere ad una chiamata... .Noi lo vediamo nel luogo dove si trova a cantare e presenta e si vende e balla , imita e fa e ricita e recita le persone a lui care. L’ultimo Quadro invece che pone fine all’opera è “Un Rakkonto di fine mese verso le 3e \12 della notte” narra le vicende di un sopravvissuto ad una guerra apocalittica (fatta di squilli di cell e vibrazioni cybernetiche) e racconta del suo trauma e della sua storia lui la racconta ad un cane come tutte le notti ,ultimamente a questa parte , verso fine mese alle 3\12 della notte
Luca Trezza

Produzione: Formiche di Vetro -Teatro

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Luca Trezza NATO A SALERNO IL 26 09 1983

Nato a Salerno il 26.09.1983, si diploma come attore nel 2006 presso l’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico. Segue contestualmente laboratori di approfondimento con Emma Dante, Jurij Aischitz, Giancarlo Sepe, Danio Manfredini, Roberto Latini, Ilaria Drago, Luca Ronconi, Nikolaj Karpov ed altri.
È diretto da Giancarlo Sepe in Napoletango, Shakespeare low e Favole di Oscar Wilde; da Piero Maccarinelli in Il romanzo di Ferrara e da Armando Pugliese in La cucina, di Harold Wesker. Lavora, tra gli altri, anche con Enrico Maria Lamanna e Massimiliano Farau.
Nel 2008 fonda la Compagnia Formiche di vetro, sotto la cui egida inizia un percorso autonomo come autore e attore, tra riadattamenti e drammaturgie originali, tra cui si segnalano Quel che ne resta delle mie formiche, Fazzo-letti e wwww.testamento.eacapo, col quale si classifica al I posto nella sezione “teatro” al Festival della creatività di Roma Capitale 2013.
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