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WEST END

Chiara Frigo / Ass. Cult. Zebra
Regia: Chiara Frigo
Drammaturgia: Riccardo de Torrebruna
Attori: Amy Bell
Trailer: Link
Anno: 2015


Generi: Teatro-danza

Tags: Tip tap, Teatro danza, Nuova drammaturgia

La tenace relazione tra l’Occidente e il declino impone la scelta di uno sguardo. Il nostro non può essere drammatico tout court, perché ha le cadenze del tip-tap. Attraverso il suo ritmo e la sua leggerezza questa performance vuole onorare le ceneri e la rinascita, percorrendo una traiettoria di citazioni, affrontando le inevitabili domande del perché ci sentiamo occidentali e insomma facendo i conti con quest’aria di sconfitta che spira dalle nostre parti.
Ci sono dei semi ai quali saremmo disposti a dare un seguito, e su quali possibilità di rinascita daremmo prova del nostro coraggio? Sì, se qualcuno ce lo chiedesse, proprio oggi che non sembriamo più equipaggiati per puntare alla pienezza e alla gioia…

Lo spettacolo riflette sul declino e sulla possibile rinascita dell’Occidente (West), con un gioco di parole che allude alla zona londinese del West End, famosa per i suoi teatri e per questo soprannominata “Theatreland”. West End parte dalla ricerca condotta da Chiara Frigo nell'ambito del progetto europeo Act your age, che aveva ispirato Ballroom, e prosegue l’indagine nelle storie, nei significati e nei simboli del mondo dell'intrattenimento in stretta collaborazione con la performer e coreografa Amy Bell e il drammaturgo Riccardo de Torrebruna. Il linguaggio della danza contemporanea attinge qui alla tap-dance, al tip-tap, che la straordinaria capacità di Amy Bell riesce a declinare in toni alternativamente leggeri e drammatici, in un'altalena che è metafora dell'essere artista, oggi come ieri.

Altri crediti: Disegno sonoro Mauro Casappa / Disegno luci Moritz Zavan Stoeckle / Costumi Anna Lombardi
Produzione Zebra Cultural Zoo
Co produzione Act your Age, Carrozzerie | N.O.T.
Con il sostegno di CSC Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa, Nederlandse Dansdagen (Paesi Bassi), Dance House Lemesos (Cipro), D.ID Dance Identity (Austria), Marche Teatro/Inteatro (Ancona), Teatro Fondamenta Nuove (Venezia)

Produzione: Zebra Cultural Zoo

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Coreografa e performer, sviluppa il proprio interesse artistico nell'ambito della danzacontemporanea e della performing art.Laureata in biologia molecolare, nel 2006 firma la sua prima creazione Corpo inDoppiaElica con cui vince il terzo premio al Festival Choreographers Miniatures diBelgrado. E’ con il solo Takeya che arrivano riconoscimenti italiani e internazionali. Dance Europe la nomina come uno dei talenti più promettenti del panorama europeo. Il lavoro vince il premio GD’A Veneto, ed è selezionato all’interno di Anticorpi XL e del network europeo Aerowaves. Dal 2009 è impegnata in progetti internazionali nati da collaborazioni tra SNDO di Amsterdam, Dance Center di Vancouver, The Place (UK), Dansateliers (NL), Dansescenen (DK), Paso a 2-Certamen Coreográfico de Madrid (ES). La sua ricerca coreografica sviluppa nel tempo un interesse per la relazione tra movimento e drammaturgia. Suite-Hope vince il bando Residences 2011 de La Caldera (Barcellona) ed è scelto per rappresentare l'Italia al Fringe Festival di Edimburgo 2012. Dal 2010 inizia una collaborazione con il centro coreografico Circuit Est di Montreal, dove ancora oggi svolge residenze produttive. When We Were Old, una collaborazione con il coreografo canadese Emmanuel Jouthe, debutta al Festival Tangente di Montreal, e presenta la prima europea a Romaeuropa Festival. La sua poetica matura uno sguardo verso la scena politica e sociale: il lavoro West End è uno spettacolo che riflette sul declino dell’occidente e che mette in scena diversi linguaggi. Il desiderio di raggiungere nuovi pubblici le coinvolgere il territorio la porta all’ideazione di Ballroom, un progetto per adolescenti presentato in Islanda, Olanda e in numerosi festival Italiani. Nel 2018 approda a The Place di Londra in una versione inedita che unisce giovani e over60. Nel 2017 crea una coreografia per il Balletto di Roma, Stormy, ispirata al tema delle migrazioni. Il suo lavoro Himalaya inaugura un periodo di ricerca sui temi della spiritualità nell’arte, ed è vincitore del bando Acasa/Scenario Pubblico (Catania). Himalaya_drumming, presentato in anteprima a Cinar Off di Montreal e al Centro Nave di Santiago del Cile, è parte di un ciclo di spettacoli ispirati agli elementi: Post, Fight or Flight, Deep End (progetto di videoarte).Attualmente è coinvolta nella realizzazione di Blackbird, un progetto per le comunitàispirato all'arte come forma di attivismo e creazione collettiva; Miss Lala al CircoFernando, un panorama di esperienze ideato per Marigia Maggipinto, storica interprete di Pina Bausch, dedicata agli archivi e la memoria. Cura progetti di video arte, di design, ed è impegnata in collaborazioni in ambito teatrale.
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