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PICCOLE COSE

Tecnologia Filosofica

Genere Prosa
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Regia: RENATO CRAVERO / RAFFAELLA TOMELLINI

Drammaturgia: Renato Cravero, Raffaella Tomellini

Attori: Renato Cravero, danzatore e attore, si è formato con Anna Sagna, Raffaella Giordano, Giorgio Rossi, Roberto Castello, Danio Manfredini, Claude Coldy. Ha lavorato tra gli altri con Anzu Furukawa, Compagnia Sutki, Doriana Crema, Michela Lucenti, Compagnia Agar, Compagnia Aldes, Alessandro Berti, Michele Di Mauro, Pippo Delbono. Dal 2003 dirige con Francesca Brizzolara, la residenza artistica Morenica cantiere canavesano. Fa parte della Compagnia Tecnologia Filosofica di Torino dal 2007. Svolge un’intensa attività laboratoriale anche in ambiti di diversabilità con la cooperativa Paradigma di Torino. Recentemente collabora con la Compagnia Viartisti su progetti formativi e creazioni. Raffaella Tomellini, attrice fa parte della Compagnia Viartisti di Torino, attualmente è co-direttrice artistica del Teatro Perempruner di Grugliasco; tra gli spettacoli di cui è ideatrice/co-ideatrice nonché interprete: il teatro con l’oggetto (“Le fiabe delle cose”/Compagnia Viartisti); il teatro di poesia musicale (“Habitat per Alda” / Compagnia Viartisti) e la pratica più recente di danza-teatro (“Solitudo” / Compagnia Le Sillabe). IDEAZIONE LUCI Eleonora Diana, vive e lavora a Torino ed ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Torino. Dal 2005 si occupa di regia video, scenografia e light design. Definisce il suo lavoro una "officina dell'arte" che non ha regole stabilite, un percorso che non può essere catalogato. Dal 2011, dopo l'incontro con l'artista Geraldine Pilgrim (artista site-specific), incomincia a sviluppare progetti, luci e scene legati al luogo ed alle persone che lo abitano, indagandone gli aspetti non visti e riferendosi sempre ad un pubblico con cui essi interagiscono.

Altri crediti:

Parolechiave: CARVER, COPPIA, WHISKY, POP, RADIOHEAD

Produzione: Compagnia Tecnologia Filosofica / Morenica Cantiere Canavesano in collaborazione con Compagnia Viartisti

Anno di produzione: 2015

Genere: Prosa

Piccole cose è il titolo di un racconto che Raymond Carver dedica a una coppia in procinto di separarsi, ne descrive le azioni, le piccole cose quotidiane che li circondano e il figlio da spartire anche lui. Poche pagine, dialoghi asciutti, il set è un interno, la fotografia è nitida, fuori piove, il finale è tragico. Piccole cose - fulminee - che ci hanno suggerito la scelta di altri scatti limpidi in prosa e poesia, che immortalano coppie in de-composizione. Uomini e donne affetti da una permanente incapacità di comunicare tra loro. Istantanee del grande condominio sub-umano di Carver: “Voi non sapete che cos’è l’amore / ve lo dico io cos’è / ma voi non mi ascoltate”.

Il progetto “Piccole Cose” muove i suoi primi passi tra la fine del 2014 e nel corso del 2015; un progetto/riflessione sul tema della coppia, basato su alcuni testi dell’americano Raymond Carver, scomparso nel 1988, biografia inquieta. Si intrecciano in Piccole Cose le esperienze di un danzatore/attore e di un’attrice, coppia anche nella vita oltre che in questo caso, sulla scena. Questo incontro si è arricchito grazie alla collaborazione con una scenografa/disegnatrice luci.
Un primo “assaggio” del lavoro è stato presentato a febbraio 2015 a Grugliasco (To) nella stagione 2014_2015 “abitare#passioni” a cura di Viartisti. La nostra scena è geometricamente definita, snella, facilmente esportabile (una sorta di installazione minimalista) ed è in parte autogestita. Elementi fondanti sono la partitura musicale e vocale a cui si innestano azioni in movimento pensate come quadri evocativi/iconografici, e un certo tipo di “vuoti” che ricordano l’inquietudine e la sospensione della scrittura di Carver.
Abbiamo fatto dialogare l’astrazione della scena, in cui appaiono solo alcuni piccoli dettagli come l’aeroplano, la bottiglia di whisky, gli occhiali da sole, (oggetti medium in grado di traghettarci nel mondo di Carver), con il linguaggio quotidiano dei personaggi, come se la letteratura cercasse una via contemporanea per essere fruita. Anche le luci indagano il “domestico”, la relazione con esso e a quelle "piccole cose" delle coppie descritte da Carver, con l'utilizzo di colori casalinghi e di pochi ma concisi dettagli.
La seconda tappa di lavoro si è svolta in residenza artistica nel giugno 2015 a Chiaverano (To) progetto Morenica Cantiere Canavesano, con una presentazione al pubblico, nella cornice del Festival Ivrea Estate presso il Castello di Ivrea.
Nel novembre 2015 lo spettacolo ha debuttato al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.
Questa creazione, grazie alle scelte musicali di forte taglio pop, graditissime al pubblico giovane, ci ha permesso di sperimentare una nuova modalità di approccio per futuri progetti teatrali in equilibrio tra letteratura, musica e movimento, che desideriamo continuare ad approfondire.
In futuro “Piccole cose” sarà disponibile anche per le abitazioni private, per rispondere in parte all’esigenza di un contatto più prossimo con il pubblico,

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

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