Regia: Giuseppe Tesi
Drammaturgia: Duccio Camerini
Attori: Priscilla Baldini, Henrj Bartolini, Alessandro Paiano
Altri crediti:
Parolechiave: Impero, sensi, colpa
Produzione: Electra Teatro
Anno di produzione: 2013
Genere: Prosa
Che cosa può accadere quando una bomba risalente alla Seconda Guerra Mondiale viene rinvenuta, inesplosa, dentro al consueto divenire della vita di ogni giorno?
Un ordigno capace di sconquassare le vite dei tre protagonisti della pièce dell'autore romano Duccio Camerini e che porta ciascuno di loro a riscoprire, o a farci i conti per la prima volta, una dimensione nomade o eremitica, asociale o denudante che, come ha sagacemente scritto Rodolfo Di Giammarco in un suo articolo comparso sulla "Repubblica" del 22 maggio 2013 fa parte di quella "scrittura di Duccio Camerini, (...) al limite di una tenerezza feroce, un teorema estremo".
E così, la stessa pièce dal titolo evocativo "L'impero dei sensi di colpa" si carica di una tensione tutta interiore che sembra provenire e ricondurre l'io a un mondo altro, un universo vastissimo celato nel più profondo dell'animo umano che grida disperatamente la necessità di una fuga vorticosa, interminabile, mozzafiato verso una libertà di esistere e di essere tanto desiderata, quanto forse impossibile da raggiungere e perpetrare.
Nel dare forma a questa remota, ma ineludibile voce, il regista fiorentino Giuseppe Tesi ha tratteggiato le figure dei tre protagonisti con contorni vividi e intensi, ironici e disincantati, persi in una foschia di sentimenti e paure, in una terra di nessuno dove si incontrano le pulsioni vere dell'io e il timore della loro realizzazione, in un'isola lontanissima che lo spettatore può raggiungere soltanto entrando in una profonda empatia con le vicende e i pensieri dei tre.
Amelia, una giovane donna che scopre di non voler rinunciare a vivere la vita, che vuole mordere con grinta, come addentando un frutto finalmente maturo ancora capace di lasciare in bocca il dolce sapore della passione, è interpretata dall'attrice toscana ma di adozione capitolina Priscilla Baldini, che si divide fra Roma e Pistoia, e che detiene una vera e propria vocazione all'utilizzo della voce;
Tiberio, il compagno storico di Amelia, che sembra ormai aver dimenticato i moti dell'animo per districarsi come meglio può e sa nelle sue giornate di Professore, disoccupato, di Greco e Latino, carico di frustrazioni e di sogni disattesi, di piccoli successi e grandi disfatte, è l'attore Henrj Bartolini, la cui formazione deriva da un teatro di ricerca, sperimentale, anti convenzionale, che fa dell'innovazione e dell'inesplorato i suoi punti di forza.
Rino, in arte Jeff, è lo spogliarellista di cui Amelia finisce per invaghirsi quando, costretta ad abbandonare la casa che condivide con Tiberio a causa del ritrovamento della bomba, acquista una videocassetta hard per scappare dalla routine quotidiana. Questo personaggio, a metà strada fra il nomade e il maledetto, è affidato ad Alessandro Paiano, attore poliglotta di madrelingua tedesca e itinerante, girovago per vocazione, che vive fra l'Italia e l'Inghilterra e che ha ormai fatto di Londra la sua vera casa.
Sono questi gli elementi che vanno a confluire nella
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