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I COULD HAVE BEEN GREAT

Ritrovato/Volpetti
Regia: Andrea Volpetti
Drammaturgia: Liberamente tratto da "Delitto e Castigo" di F.Dostoevskij - Autore dell'adattamento: Andrea Volpetti
Attori: La compagnia è formata da due attori, entrambi diplomati all’ Accademia Nazionale d’ Arte Drammatica ‘Silvio d’Amico’ . 1. AUTORE e REGISTA: ANDREA VOLPETTI (Data di Nascita: 30 Aprile 1983), romano, ha proseguito la formazione e lavorato, tra gli altri, con Luca Ronconi, Federico Tiezzi e all’estero presso il National Theatre of Scotland. 2. L’autore si avvarrà dell’interprete Francesca Ritrovato (Data di Nascita: 21 Novembre 1984 – 31 anni) Diplomata inoltre presso il “Conservatoire National Supérieur d'Art Dramatique”,Parigi. Calabrese, ha lavorato in Francia e Italia. Qui, tra gli altri, a teatro, con Giancarlo Cauteruccio e al cinema con Francesco Munzi.
Trailer: Link
Anno: 0000


Generi: Prosa, Performance

Tags: Napoleone, Delitto&Castigo, Studenti, Nietzsche, Nascita, SuperUomo

Raskòl’nikov esce di casa e vive una serie di incontri che alimentano il suo sentimento di sdegno. Da una parte la strada degli uomini comuni, dall’altra 730 passi per diventare Napoleone…

Partendo da tre concetti - il cuore, la libertà e il mistero - con cui l’uomo, in bilico tra l’invadenza del male e la tensione irriducibile al bene, è chiamato a confrontarsi ogni giorno, ci siamo concentrati su ‘Delitto e Castigo’, sul suo protagonista in relazione agli altri personaggi e al contesto in cui agisce. Indaghiamo sull’uomo: sul suo cuore come campo di battaglia; su ogni istante della sua esistenza come momento di un’opzione decisiva - questa è la nostra libertà.

Abbiamo deciso di seguire Raskòl’nikov, che si trascina con angoscia in una società ingiusta e cieca, alla ricerca non di una felicità universale, ma di un posto dove andare. Perché ‘bisogna pure che ci sia per ognuno almeno un luogo ove lo si compatisca’.

E dove si rifugia Raskòl’nikov, sente di aver fallito, di aver disatteso i piani familiari, quegli stessi piani per cui la famiglia si è sacrificata?

L’umanità si divide in due parti… shhh… shhhh… da una parte ci sono gli uomini ordinari… straordinari! Dall’altra, gli ordinari. Straordinari. Ordinari. Chi sono gli ordinari? Quasi tutti! Quelli che mangiano, tutti, quelli che bevono, tutti, chiavano, chiavano, chiavano, figli, figli… Basta. Basta.
E poi ci sono quelli ordina…straordinari. Uomini veri e propri. Che hanno il diritto di scavalcare qualsiasi ostacolo sul loro cammino per l’attuazione della loro…idea…in nome di un avvenire migliore…per tutti. Quelli capaci di fare un passo nuovo, di dire una parola nuova per l’umanità.
Tac: signori del presente.
Tac: signori dell’avvenire.

Ha formulato la teoria, ha agito, ma non è stato capace di superare l’ostacolo; da qui, l’idea di non essere un vero uomo di genio, cosa che per un giovane ambizioso è molto umiliante.

La ricerca nella cronaca degli ultimi anni ci riportato vivo il disagio di quello studente che fa del suo giovane cuore un campo di battaglia, in cui il prezioso privilegio della libertà di scelta si scontra contro l'impossibilità di stabilire quale sia il bene, quale il male.

Ma se per caso ci si fermasse a ragionare…se per caso nella vita di ogni giorno considerassimo tutte quelle cose che minacciano il presente e la speranza per il domani…che cosa accadrebbe? “C’è un limite ai traumi che una persona può sopportare, prima di mettersi in mezzo alla strada ad urlare”, citando W Allen.

Napoleone è stato il saccheggio di Tolone o la fuga dall’Egitto. L’inizio. Il momento in cui tutto prenderà un nuovo indirizzo perché lo stato dell’uomo è altrimenti inaccettabile.

Ci troviamo davanti a un pazzo o a un nuovo generale che in pochi anni stravolgerà con le sue battaglie l’intero corso della storia?
Il ragionamento parrebbe aver portato alla pazzia lo stesso Nietzsche che teorizzerà il super uomo.
Il nostro Napoleone riuscirà nel suo intento?

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La Compagnia è composta da due attori poco più che trentenni.

Andrea Volpetti, romano, ha studiato presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico; ha proseguito la formazione e lavorato, tra gli altri, con Luca Ronconi, Federico Tiezzi e all’estero presso il National Theatre of Scotland.

Francesca Ritrovato, calabrese, dopo l’Accademia ‘Silvio D’Amico’, ha frequentato il Conservatoire National Supérieur di Parigi e ha lavorato in Francia e Italia. Qui, tra gli altri, a teatro, con Giancarlo Cauteruccio e al cinema con Francesco Munzi.

I due, si sono conosciuti in Accademia, diplomandosi insieme nel 2011 con un saggio diretto da M. Popolizio su testi di Manganelli.

Dopo esperienze con il teatro più istituzionalizzato, hanno deciso di costituire un gruppo di lavoro per la realizzazione di spettacoli che nascano dall’urgenza di dire, cercare, capire, indagare.

Condividono l’amore per lo studio e per la semplicità.

Hanno insieme un progetto di residenza artistica in Umbria, all’intero di un casale di famiglia, che si farà nel 2020 ed uno più imminente di laboratorio con giovani affetti da disagi mentali.
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