Regia: Caterina Genta e Marco Schiavoni
Drammaturgia: Caterina Genta (da William Shakespeare)
Attori: Caterina Genta
Altri crediti:
Parolechiave: Tempest, Shakespeare, unplugged, danza, musica
Produzione: Caterina Genta e Marco Schiavoni
Anno di produzione: 2015
Genere: Prosa Danza Teatro-danza Performance
Rivisitazione ironico-poetica della Tempesta di Shakespeare. Una barbona, entra dal fondo della sala, tra il pubblico. Si porta dietro un carrello con i costumi e gli oggetti di scena. Le parole sono quelle pronunciate da Prospero nell'epilogo della Tempesta: "ora i miei incanti ormai sono sciolti"; invece il gioco dei travestimenti ha inizio. La magia, il sogno, lo specchio in una "rock opera" per una sola interprete che gioca con le figure del testo. In italiano e in lingua originale con parti danzate che sottolineano i passaggi significativi.
Ognuno ha la propria Tempesta da attraversare.Tempeste catartiche che rigenerano e rinnovano desideri e creatività. Un racconto in musica e danza attraverso le parole di Prospero, Miranda, Ariele e Calibano. Si sciolgono gli incanti, inizia la Tempesta, il dolore, la rabbia, l'amore. Alla fine tutto si dissolve in "aria sottile". Ariele libero vive in ogni cosa suggerendo la consapevolezza leggera di essere fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni. Tutto passa, "le torri incoronate di nubi, i sontuosi palazzi, lo stesso immenso globo non lasceranno traccia dietro di sé".
Di facile allestimento, duttile alla comprensione anche per un pubblico internazionale, parzialmente recitato in lingua inglese, è stato rappresentato in Prima Nazionale il 31 luglio 2015 per la Rassegna Fontanonestate al Gianicolo di Roma e il primo settembre 2015 al Festival Internazionale Cosmonauti di Tuscania.
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