Regia: Giuseppe Semeraro
Drammaturgia: Valentina Diana
Attori: Leone Marco Bartolo, Dario Cadei, Carla Guido, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti, Giuseppe Semeraro
Altri crediti: Bande sonore e musiche: Leone Marco Bartolo
Parolechiave: i giganti della montagna atto III, pirandello, drammaturgia originale, principio attivo teatro, opera nazionale combattenti
Produzione: Principio Attivo Teatro
Anno di produzione: 2015
Genere: Prosa
Opera Nazionale Combattenti è un eteronimo di Principio Attivo Teatro. Ci siamo presi la libertà di prendere un testo classico come I giganti della montagna e riscriverne la parte incompiuta. Siamo partiti dalle parole di Pirandello agonizzante mentre descrive a suo figlio la parte finale del dramma e a queste parole ci siamo attenuti in maniera fedele. Se nel teatro Pirandelliano spesso assistiamo alle vicende di personaggi che reclamano un ruolo all'interno di un dramma teatrale, qui è invece un'intera compagnia, Opera Nazionale Combattenti, che chiede e si prende con forza un ruolo nel teatro stesso occupandolo e mettendo in scena l'ultimo atto de I Giganti della montagna. Ispirato all'ultimo atto, mai ultimato, dei Giganti della montagna, lo spettacolo ne diventa un naturale prolungamento. Questo gioco drammaturgico da un lato rispetta fedelmente le ultime volontà di Pirandello, riguardo all'opera, dall'altro ci permette di cogliere e rilanciare con grande libertà, suggestioni e domande necessarie allora come oggi. Questo progetto non nasce come una riscrittura, né una reinterpretazione dell'opera, piuttosto una scrittura scenica originale di un atto mancante. E' stata quella parte mancante, incompiuta che ha attirato il nostro interesse sin da subito. Il testo è stato integralmente scritto dalla drammaturga Valentina Diana con la quale collaboriamo per la seconda volta. Chi va oggi a teatro? Cosa interessa al pubblico? Chi è il pubblico? Può avere il pubblico un vero e proprio ruolo scenico? In questo spettacolo ci sono due pubblici, uno immaginario, evocato dietro un grande fondale bianco e uno reale presente in sala, tra questi due fuochi la nostra compagnia, Opera Nazionale Combattenti si divide mettendo in scena un testo tagliente dove i piani tra realtà e finzione si moltiplicano all'infinito. Non è un atto di presunzione né un mero gioco di stile e siamo ben consapevoli del grado di pericolo in cui ci mettiamo, ma è un rischio che vogliamo correre con un buon grado di ironia e autoironia. Un lavoro sulla forza del legame tra il pubblico e il teatro.
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