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BUONGIORNO SIGNOR GAUGUIN!

MEDEM Compagnia teatrale
Regia: Enrico Paci
Drammaturgia: Enrico Paci
Attori: Massimo Boncompagni, Mauro Silvestrini, Alberto Smargiassi
Trailer: Link
Anno: 2015


Generi: Prosa

Tags: Bohumil Hrabal, Una solitudine troppo rumorosa

Uno scantinato umido e buio, pieno di mosche, carte vecchie e libri da macero. Al centro una pressa meccanica. È questo lo spazio che il pubblico trova entrando in sala ed è questo l'universo in cui, da trentacinque anni, si muove Hanta, il protagonista del breve ma fulminante romanzo "Una solitudine troppo rumorosa" di B. Hrabal (1977).
Hanta entra in scena senza accorgersi del pubblico. Scende una scala con in mano una brocca. E' andato a fare rifornimento di birra. Appoggia la brocca sopra un tavolaccio ed inizia a lavorare. Con un badile e un forcone riempe la pressa di carta vecchia estraendone dei parallelepipedi di carta pressata. Ad un certo punto si blocca come un cane che punta. In mezzo alla carta vecchia c'è un libro. Si accorge degli spettatori cui si rivolge come fossero ospiti e illustra loro come funziona il suo lavoro: come funziona la pressa poi, facendosi più confidenziale, come riesce lui a salvarsi in quel luogo privo di luce, abitato dalle mosche e dai topi, umido e insalubre. La sua salvezza sta nel creare dei pacchi che non sono semplici pacchi di carta pressata, ma delle vere e proprie opere d'arte. Ogni pacco contiene un libro salvato dal macero, aperto nella pagina che Hanta ha scelto. Il libro aperto è adornato con lustrini, carte colorate, fiori artificiali. Così il libro continua a vivere. Questa convinzione utopica, folle e bellissima salva Hanta dalla desolazione e solitudine. I libri sono esseri viventi per lui, di cui assapora visceralmente il contenuto. E allora non c'è nulla di strano se ad un certo punto, durante il lavoro, appaiono Laozi e Gesù Cristo (chissà da quali libri) che giocano a ping pong e discutono di massimi sistemi. Non c'è da stupirsi se, dopo lo scarico di un lotto di illustrazioni d'arte del dipinto di Gauguin “Buongiorno Signor Gauguin!” Hanta cominci a parlare con l'illustrazione, facendone un proprio confidente.
Questa condizione di conquistata armonia viene sconvolta dall'inaugurazione di una pressa idraulica che costringerà alla chiusura la pressa di Hanta e che darà il via al vero dramma del protagonista con l'unica via d'uscita per lui possibile e coerente: diventare un'opera d'arte lui stesso. Pressandosi in mezzo a lustrini e fiori finti.

La vicenda di Hanta, il più cupo e lirico personaggio di B. Hrabal, è una splendida metafora dell’uomo che per sopravvivere alla propria condizione ha bisogno di ricercare bellezza, esprimere l’intima personalità nonostante tutto, aspirare ad una qualche forma di elevazione dallo stato contingente. Lui lo fa pressando pacchi di carta vecchia, credendoci in maniera viscerale e con una convinzione ingenua e fortissima al tempo stesso, portando questo suo credo alle estreme conseguenze.

Altri crediti: scenografie di Francesco Rosi, musiche originali di Tarek Komin

Produzione: CaLibro festival

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La compagnia teatrale MEDEM si costituisce nel 2003. Opera a livello locale (Umbria-Toscana) e nazionale.
La produzione si caratterizza per essere particolarmente eclettica spaziando dal teatro di prosa alle performances artistiche, passando per il teatro ragazzi, eventi a tema, fino alla realizzazione di cortometraggi coinvolgendo professionalità sia interne alla compagnia stessa che esterne.
TEATRO DI PROSA: Tra le ultime produzioni si ricorda “Alarms!” di Michael Frayn per la regia di Enzo Aronica, “Il matrimonio perfetto”, regia di Enzo Aronica, “Donne in stile” a cura di Claudio Bellanti, “Dramma inconsistente” di Achille Campanile, regia di Massimo Boncompagni. Nel 2012, per il festival delle Nazioni di Città di Castello, “Stasera recita al Campo Pal”, omaggio all’Ungheria, regia di Enrico Paci e Mauro Silvestrini; nel 2013 veniva realizzato lo spettacolo tratto da “La biblioteca di Babele” di J. L. Borges, nel 2015 “Buongiorno signor Gauguin!”, CaLibro festival, regia di Enrico Paci. Nel 2017 ha debuttato “L’Italia s’è desta” di Stefano Massini, regia di Ciro Masella, mentre nel 2019 va in scena il nuovo lavoro "Barbara non è qui".
TEATRO RAGAZZI: Il filone del teatro per ragazzi è particolarmente attivo con almeno una produzione all’anno ed interventi in biblioteche e manifestazioni dedicate ai più piccoli. Tra gli ultimi allestimenti: “Tacco e punta l’avventura è pronta” di Irene Bistarelli; “MITICO! Lo spettacolo.” spettacolo varietà sui miti greci, di Enrico Paci.
TEATRO PER LA MEMORIA: Una attenzione particolare è stata sempre data dalla compagnia al tema della memoria, anche in virtù di una stretta collaborazione con enti pubblici locali per celebrazioni e commemorazioni storiche. Ricordiamo: “Il Cilindro, poesie dal ghetto di Varsavia”, percorso sull’opera di W. Szlengel; “Era un bel mattino dell’8 maggio 1944”, tratto dal diario di un deportato in un campo nazista; “Dentro il lager, fuori dal lager”, il rastrellamento nazista dal punto di vista di due bambini; “In viaggio verso Aushwitz”, 4 storie di deportazione.
READING: Le frequenti collaborazioni con librerie, biblioteche e scuole ci hanno portato a produzioni ispirate al mondo della letteratura, spettacoli teatrali omaggio ad autori e letture drammatizzate.
PERFORMANCE: Nel 2013 abbiamo realizzato per la fondazione “Josef Albers” lo spettacolo-performance “Ricomposizioni”, evento collaterale alle mostre dedicate al maestro del Bauhaus presso l’Accademia del Brera di Milano. Nel 2014 una nuova sperimentazione, stavolta per CaLibro festival, ha riguardato una videoinstallazione performativa ispirata a Farheneit 451 dal titolo “La Grande Famiglia”.
PROGETTO SCUOTILANCIA: Spettacoli itineranti a tema shakespeariano ispirati, in forma demenziale-parodica, alle opere del grande William. Una compagnia (quella degli artigiani del “Sogno di una notte di mezza estate”) propone versioni naïf e strampalate di drammi e commedie su ambientazione bucolica di parchi e gi
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