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PASSI una confessione

BARTOLINI/BARONIO
Regia: Tamara Bartolini/Michele Baronio
Drammaturgia: Tamara Bartolini
Attori: Tamara Bartolini Michele Baronio
Trailer: Link
Anno: 2015


Generi: Prosa
“Noi non cesseremo l’esplorazione /e la fine di tutto il nostro esplorare / sarà giungere là onde partimmo / e conoscere il luogo per la prima volta.” T.S.Eliot

Passi nasce dal progetto La Caduta, in cui abbiamo esplorato il tema dell’incidente e del dolore come possibilità e rinascita. Lo spettacolo è una confessione costruita su materiale a tratti autobiografico, tradito e reinventato, fatto di appunti, suoni, immagini, create in tempo reale grazie a una lavagna luminosa che disegna la scena, creando paesaggi interiori.
Tante sono state le tappe di lavoro, diverse le collaborazioni durante il percorso, dalla musicista Ilaria Graziano, alla danzatrice Alessandra Cristiani, alle suggestioni arrivate dalle fotografie di Sarah Moon, alle opere di Maria Lai, di T.S.Eliot, e solo successivamente, all’omonimo testo di S. Beckett.
Il cammino ci conduce dentro la ferita di una generazione, dentro le costrizioni mentali, familiari, sociali ed economiche in un processo analitico ed emozionale che scandaglia l’animo umano, con una storia personale che parla a tutti.
Dentro lo spazio di questa confessione aperta, pubblica, spietata e senza compromessi, in un tempo/spazio che potrebbe essere quello di un funerale o di una veglia, c’è un corpo appeso, incerto, deambulante, alla ricerca disperata di approvazione.
Ti piace? Va bene così?
Camminiamo con scarpe ortopediche, con piedi di scimmia, stiamo sul filo, proviamo a ricucire la storia e sciogliere il groviglio di fili per non soffocare, per diventare quello che realmente siamo.
E’ l’inizio di una liberazione e allo stesso tempo la nascita di un processo artistico.
La nascita è la morte di una parte di noi e la fine “è solo la curva della strada”.
Da quel punto di luce che se ne va si ricomincia.
Per nascere una seconda volta.

“Ci rimettiamo all’ascolto della memoria che è il silenzio che ripassa tutta quanta la nostra esistenza che non è la narrazione della nostra vita ma il nostro congedo da essa perché alla fine una frase possa essere scritta, senza alcuna certezza e senza alcuna fiducia se non quella che è l’unica frase che potevamo scrivere e respirare.” A.G.Gargani

Altri crediti: Bartolini/Baronio

PASSI
una confessione
vincitore del Premio Dominio Pubblico Officine 2014

di e con Tamara Bartolini
scene, luci, suoni e immagini live Michele Baronio
regia Tamara Bartolini/ Michele Baronio

canzone originale Ilaria Graziano
collaborazione artistica Alessandra Cristiani
assistente alla regia Antonio Cesari
foto Margherita Masè / grafica Giulia Zappa

produzione Bartolini/Baronio e 369gradi
co-produzione Sycamore T Company, Carrozzerie | n.o.t
con il sostegno di Teatro Argot Studio, Teatro dell'Orologio, Kilowatt Festival, Argot Produzioni, ATCL Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio
in collaborazione con Rialto Santabrogio/Ass. Il Moderno-Agliana/Kollatino Underground

Il Primo Studio “PASSI” è arrivato finalista al Premio Tuttoteatro.com Dante Cappelletti 2011 e semifinalista al Premio Lia Lapini 2011.

Produzione: Bartolini/Baronio in collaborazione con 369gradi, Sycamore T Company, Carrozzerie | n.o.t.

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Tamara Bartolini e Michele Baronio dopo aver lavorato come attori all’interno della compagnia Triangolo scaleno teatro partecipando alla creazione del festival Teatri di Vetro, nel 2009 creano la formazione artistica Bartolini/Baronio lavorando anche alla scrittura, alla regia e alla pedagogia dei loro progetti.
Dopo gli spettacoli La Caduta, Carmen che non vede l’ora (inizio di un percorso incentrato sulle biografie), la performance site specific TU_TWO due alla fine del mondo, nel 2015 vincono il premio Dominio Pubblico Officine con lo spettacolo PASSI_una confessione mentre Dove tutto è stato preso vince il bando CURA 2017 (Residenza IDRA e Armunia) e la sezione Visionari 2018 di Kilowatt Festival.
Nel 2018 sono tra i vincitori del bando Fabulamundi con il progetto Tutt’Intera che debutta a Primavera dei Teatri, nello stesso anno lavorano ad una performance dedicata all’infanzia Il Giardino del tempo che passa da un libro illustrato di Gilles Clément. Tra il 2012 e il 2019 creano la prima serie del programma RedReading (tre stagioni, 14 RedReading) incontro tra teatro e letteratura. Parallelamente portano avanti il lavoro di pedagogia teatrale con i laboratori annuali a Carrozzerie n.o.t., al Teatro del Lido con gli adolescenti e con progetti di alta formazione tra cui PercorsiRialto, ScuolaRoma, Attore creatore di Residenza Idra, Accademia Stap Brancaccio, Università di Tor Vergata.
Nel 2019 presentano due progetti costruiti con gli abitanti dei diversi territori attraversati dal duo: il format 9 Lune al Kilowatt Festival, e il progetto Esercizi sull’Abitare con 16,9 km al Romaeuropa Festival – la cui seconda tappa 333km_Esercizi sull’Abitare #2 debutta nel 2020 sempre al Romaeuropa Festival dopo una serie di residenze in alcuni piccoli comuni del Lazio in collaborazione con ATCL Lazio.
Nel 2020 il Teatro di Roma dedica una personale alla compagnia con le produzioni Tutt’Intera e Dove tutto è stato preso e un ciclo di RedReading al Teatro India.
Il duo porta sulla scena un reticolato di linee narrative molteplici e sovrapposte, intrecciate dalle proprie storie individuali e da quelle segnate e percorse dalle biografie collettive. La pratica di attraversamento e raccolta di storie di vita, racconti, voci e memorie, si restituisce in esperienza e rappresentazione nell’innesto di un unico corredo biografico e scenico, in uno spazio sempre da fare e da rifare, che accoglie lo spettatore in stanze/scena fatte di oggetti semplici, artigianali e manipolati, in cui la narrazione epica si articola in dispositivi scenici differenti, in congegni drammaturgici e sonori sospesi tra dialogo teatrale, indagine letteraria e atto civile. Nelle loro creazioni artistiche emerge, infatti, la ricerca di una assoluta esposizione personale che incrocia la poetica sonora in un dialogo-concerto tra parola e musica, artisti e territori.
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