Cookie
Questo sito si serve dei cookie di Youtube, Vimeo e Bunny.net per la visualizzazione dei video. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la nostra informativa estesa sull’uso dei cookie. Chiudendo questo box ne accetti l'utilizzo.

La corsa dei mantelli

Teatro Sguardo Oltre Associazione Culturale
Regia: Sofia Pelczer
Drammaturgia: Sofia Pelczer
Attori: Viviana Nicodemo Valentina Mandruzzato Daniele Pitari
Trailer: Link
Anno: 2014


Generi: Prosa

Tags: poesia, teatro poetico, milodeangelis, sofiapelczer, viviana nicodemo

"SONECKA
Di sera le ombre fanno cose che nessuno potrebbe vedere. Si aggirano per i campi di calcio vuoti, ripetono infinite volte i dribbling non riusciti, i tiri al volo mancati dai ragazzi."

"DAINA
Intendevo dire che né prima né dopo i quattordici anni e mezzo la morte è possibile.
LUCA
Solo a quattordici anni e mezzo, a quattordici anni e sei mesi?
DAINA
Sì.
Silenzio.
LUCA
Daina… Io oggi compio esattamente 14 anni e tre mesi. Questo vuol dire che…?
DAINA
Sì.
LUCA (pausa)
Daina, tu quanti anni hai?"

"SONECKA
Ascolta il lamento della donna che sta sul rogo!
Le fiamme guizzano intorno a lei e al suo sposo morto, ma la donna pensa a colui che vive e i suoi occhi scrutano oltre il fumo delle fascine per vedere se arriva. "

Tre personaggi danno vita a “La corsa dei mantelli”, racconto/fiaba di Milo De Angelis, una grande metafora della giovinezza che non vuole finire.
Daina, fanciulla guerriera, amante dei giochi, delle gare e delle sfide, severa e selvatica, regina di una banda di ragazzi avventurosi. Luca, innamorato di lei e della sua sete folle di audacia e di terre sconosciute, la insegue ovunque e vorrebbe vivere con lei ogni minuto, capire il mistero che la spinge a gettarsi nel pericolo. Sonečka, voce sapienziale, viene da una terra lontana, ma un tempo ha conosciuto anche lei le meraviglie dell'adolescenza e sa che potranno continuare anche nel suo regno, quando scoccherà l'ora fatale.
Dalla scena emerge il complesso rapporto di questo tempo sospeso, l’adolescenza onirica e spietata, con la morte.
“La corsa dei mantelli” di Milo De Angelis è una grande metafora della giovinezza che non vuole finire.Luca e Daina, due adolescenti, si misurano con le difficoltà del passaggio all’età adulta.
Sogni, visioni, incubi, ombre, contrapposti a una realtà fatta di giochi, sfide, pericoli, amori sono incarnati nella figura misteriosa di Sonečka, personaggio proveniente da una terra lontana.

Altri crediti: tratto dall'omonimo romanzo di Milo De Angelis
scene Giulia Olivieri
costumi Giulia Masci

Produzione: Teatro Sguardo Oltre

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Per visualizzare la scheda tecnica devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

Teatro Sguardo Oltre è un’associazione culturale milanese che affianca produzioni teatrali a interventi culturali sul territorio. La ricerca di nuovi linguaggi e la volontà di creare dispositivi scenici polivalenti portano la compagnia a indagare il fecondo rapporto tra romanzo e teatro, con l’intento di esaltarne la poesia e la potenza visiva, per stimolare l’immaginazione dello spettatore.

Il nucleo artistico di Teatro Sguardo Oltre vanta un’esclusiva femminile: fondatrice e anima dell’associazione è la regista Sofia Pelczer, docente della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi e della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, che porta avanti la direzione artistica, Vanja Vasiljević cura l’aspetto organizzativo, Veronica Scarioni si occupa dei progetti legati al sociale, mentre Barbara Ansaldi è la digital artist della compagnia. Attorno all’associazione si raggruppano artisti prevalentemente giovani con diversa provenienza e formazione: Giulia Olivieri scenografa e filmmaker, Francesca Badalini musicista e compositrice musicale, le attrici Lorenza Pisano e Sara Zanobbio, le collaboratrici Chiara Lo Dato e Chiara Piemontese. È salda la collaborazione con la drammaturga Maddalena Mazzocut-Mis.

Teatro Sguardo Oltre ha all’attivo una continuativa collaborazione con l’Università degli Studi di Milano con la quale condivide la visione formativa, che si riscontra anche nella varietà di attività culturali che l’associazione offre alla cittadinanza milanese. Spesso vincitori di bandi della Fondazione Cariplo, i progetti cercano di affrontare alcune problematiche sociali, ambientali e culturali del territorio con un linguaggio intrinsecamente teatrale, come l’attuale progetto L’alfabeto dell’adozione, che ha come obiettivo la sensibilizzazione, diffusione e trasmissione della cultura dell’adozione, portatrice di valori civici e sociali quali accoglienza e inclusione sociale.
Le produzioni teatrali non assumono solo un’importante rilevanza artistica, ma anche educativa, in quanto estendono a un bacino più ampio l’interesse per alcune storie spesso dimenticate. Tra gli spettacoli di questa matrice, si ricordano Jezabel da Irène Némirovsky e Il capolavoro sconosciuto da Honoré de Balzac.
Condividi