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Dayshift

Compagnia Lumen. Progetti, arti, teatro.

Genere Prosa
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Regia: Elisabetta Carosio

Drammaturgia: Darren Donohue

Attori: Carolina Cametti, Sara Dho, Giacomo Ferraù, Simone Formicola, Gabriele Genovese

Altri crediti: Traduzione di Roberta Verde. Si ringrazia per l'aiuto alla produzione "Outis, centro di nuova drammaturgia" e "Festival Tramedautore 2014" e per l'ospitalità "Piccolo Teatro di Milano"

Parolechiave: crisi, lavoro, nuova drammaturgia, comico-grottesco

Produzione: Compagnia Lumen. Progetti, arti, teatro.

Anno di produzione: 2014

Genere: Prosa

Dayshift è un testo di nuova drammaturgia scritto dall'autore irlandese Darren Donohue. Day è un uomo comune, un everyman che, come nei drammi a stazioni medievali,fa un percorso a tappe che lo cambia profondamente. Esce di casa al mattino per andare al primo giorno di un nuovo lavoro e si presentano a lui personaggi più o meno disperati e assurdi che lo guidano nella scoperta di questo medioevo moderno e di un'azienda piena di cunicoli, di piani, di livelli, di apparizioni oniriche e spavento che ha i suoi precedenti in “1984” e “Brazil” di Terry Gilliam. Il tempo della giornata di Day si dilata e si frammenta, accelera e procede a salti: è il tempo di una vita e infatti, nel momento del ritorno a casa, Day è diventato vecchio. “Dayshift”che tradotto è “Turno di giorno” affronta un tema fortemente correlato alla crisi presente: il tema del lavoro. In particolare mette in evidenza, in modo progressivamente più allucinato, la questione dell'identificazione dell'individuo col proprio lavoro, la divinizzazione del lavoro e l'attribuzione di un significato alla propria vita attraverso il lavoro. Lo fa con uno stile visionario e carico di umorismo nero, di sottile ironia che, attraverso il sorriso e il riso, si conquista un accesso diretto alle nostre coscienze permettendoci di riflettere sul nostro modo di vivere. Lo stile recitativo scelto rispetta ironia e intensità. Gli attori in scena sono Carolina Cametti, Sara Dho, Giacomo Ferraù, Simone Formicola, Gabriele Genovese. Ognuno di loro, eccetto il protagonista, interpreta più parti. Sono tutti giovani attori con esperienze di formazione e lavoro molto diverse, ma sono quasi tutti originari di luoghi più a sud di Roma. L'idea era infatti avere un cast che potesse portare a questa storia irlandese un sapore inequivocabilmente italiano La scelta delle musiche è stata fatta seguendo un filo tematico e una sensazione. Il lavoro, l'omogeneizzazione degli individui, il controllo, sono tutti elementi molto presenti nella discografia dei Kraftwerk: gruppo tedesco che ha segnato la storia della musica pop ed elettronica dagli anni 70' in poi. Nel panorama europeo la Germania di Angela Merkel ha assunto una posizione decisamente dominante e le musiche dei Kraftwerk, utilizzate oggi in uno spettacolo come questo che parla di lavoro, sono in grado di restituire una atmosfera orwelliana. La scelta di utilizzare ricorrentemente anche un tema dei Kraftwerk rivisto però dai Balanescu Quartet, gruppo originario della Romania, restituisce un altro livello: l'Europa è un contesto in cui i suoni, come le idee, trasmigrano.Al di là di stupide divisioni segnate con acronimi ad hoc osserviamo come le storie di un altro paese europeo siano storie anche nostre. Tutto è in mutamento, tutto è in comunicazione: Day si lascia modificare da un folle sistema e ciò fa pensare.

Per visualizzare il video integrale devi essere registrato come operatore o teatro e aver eseguito l'accesso.

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