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Mamma. Piccole tragedie minimali.

Il Castello di Sancio Panza

Genere Prosa
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Regia: Roberto Bonaventura

Drammaturgia: Annibale Ruccello

Attori: Gianluca Cesale

Altri crediti: musiche originali del maestro Orazio Corsaro aiuto regia Giuseppe Carullo costumi Francesca Cannavò

Parolechiave: Ruccello, Mamma, Bonaventura, Cesale, Sicilia

Produzione: Il Castello di Sancio Panza

Anno di produzione: 2009

Genere: Prosa

Ferdinando, Le cinque rose di Jennifer sono i titoli più noti di un autore italiano di culto, Annibale Ruccello, scomparso nel 1986, a soli trent’anni, in un incidente stradale, che spezzò quella che già era una grande carriera di drammaturgo. Il Castello di Sancio Panza, propone l’ultimo testo dell’artista campano: Mamma, piccole tragedie minimali, quattro brevi atti unici, interpretati da Gianluca Cesale con la regia di Roberto Bonaventura.
La lingua parlata dai personaggi di Ruccello, spesso appartenenti alle classi che vivono ai margini sociali, ha un fascino particolare, animato dalla schiettezza del dialetto e dalla parodia dell’italiano televisivo, e racconta piccole tragedie del quotidiano, squallide realtà vissute senza la capacità di scegliere, capire, cambiare. Al centro di tutto è il sentimento di madre che, in un crescendo di follia, assume caratteri inquietanti e violenti in un contesto di apparente comicità che scivola nel grottesco. Quattro donne diverse, di nome Maria, e un attore, da solo, a interpretarle.
I quattro atti unici rappresentano uno dei vertici dell’opera drammatica di Ruccello, rappresentante di quella generazione del “nuovo teatro napoletano” che ha aspirato ardentemente alla creazione di una scrittura scenica, fortemente legata alla realtà, ma al tempo stesso capace di rivelare l’aspetto umoristico e ironico anche all’interno di situazioni tragiche.

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