Regia: Chiara Benedetti
Drammaturgia: D.C. Jackson
Attori: Giuseppe Amato Alice Melloni Denis Fontanari Paola Mitri
Altri crediti: Coreografie: Claudia Monti - Scenografie, Costumi e Luci: Federica Rigon - Traduzione: Marco Ghelardi -
Parolechiave: ironico, grottesco, scoppiettante, irriverente, toccante
Produzione: ariaTeatro
Anno di produzione: 2014
Genere: Prosa
Una generazione di trentenni insoddisfatti e buffi, alle prese con la quotidiana difficoltà di far coincidere la realtà con i propri sogni. La spietata ironia della vita, raccontata attraverso il gioco del teatro da quattro attori che in scena mutano continuamente il piano del racconto. I punti di vista si intrecciano, come in un diario scritto a più mani e le storie si incrociano involontariamente. My Romantic History è una commedia che ci fa ridere della goffaggine e dell’ingenuità delle nostre fantasie, e che ci racconta con cinismo il valore della purezza.
IL TESTO :
Tom, un trentenne neoassunto in ufficio, racconta al pubblico la sua storia da quando, un po’ per caso finisce a letto con la sua nuova collega d’ufficio Amy. Tutte le intenzioni sono quelle di non avviare una storia seria con lei, e anzi, di farsi lasciare il prima possibile. Quando sembra essere riuscito nel suo intento ecco la notizia: Amy è incinta.
A questo punto Amy, attraverso il racconto della sua versione dei fatti, mette in luce con ironia e comicità, le diverse concezioni che i due protagonisti hanno della realtà. Nel procedere della storia, la multilateralità dello sguardo diviene una chiave per vedere il mondo.
Nel terzo atto Amy e Tom arrivano a una rottura ed entrambi hanno occasione di riconsiderare le loro storie passate. Si fanno i conti con i propri sogni, idealizzazioni e incubi, ogni cosa assume un peso diverso e inaspettato. My romantic history è una commedia scoppiettante che racconta con un sorriso amaro alcuni aspetti, aimè molto reali, del mondo dei trentenni d’oggi. Instabilità lavorativa, precarietà dei sentimenti e provvisorietà delle relazioni sono le parole chiave che risuonano sin dai primi scambi di battute tra i personaggi. Una storia simile a quelle di tanti altri trentenni che come loro riflettono sulla propria realizzazione, e tentano di conciliare passo dopo passo il desiderio di rottura dei vecchi schemi e la necessità di stabilità affettiva.
Il linguaggio è veloce, secco, a volte arriva ad essere sgarbato, a volte lascia il passo alla danza e alla musica. Le scene si susseguono con ritmo rapidissimo, come sfuggendo al controllo logico, i sogni e i ricordi si intrecciano alla realtà, creando una rete narrativa molto personale che ci fa entrare a scoprire l’intimità dei personaggi. Soltanto il passato, nel presente susseguirsi di eventi ripetitivi e sterili, è materiale per i sogni, solo nei ricordi di un’epoca spensierata e fanciullesca il tormento si acquieta e il vuoto si colma di un sapore famigliare e lontano. La solitudine si colma nel rifiuto del presente, nel disincanto per la vita che si nasconde fuori dalle vetrate dell’ufficio. I personaggi sono estremamente reali, maschere di sorrisi ironici che combattono contro il paesaggio di aridità che gli si crea intorno.
Lo spettacolo è adatto ad un pubblico adulto. A chi conosce i giovani e a chi vorrebbe segretamente origliare alla porta dei loro pensieri.
Informazione riservata agli Organizzatori
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