Regia: Jacopo Trebbi, Daniele Ronco
Drammaturgia: Daniele Ronco, Cristian Piovano
Attori: Daniele Ronco (Matteo) Costanza M. Frola (Miriam)
Altri crediti: di DANIELE RONCO, CRISTIAN PIOVANO supervisione scenica JACOPO TREBBI con DANIELE RONCO (Matteo), COSTANZA M. FROLA (Miriam), JACOPO TREBBI (Fattorino Pizza Driver) e con la straordinaria partecipazione di IVO DE PALMA (Voce del computer) elementi di scena CRISTIAN PIOVANO audio e registrazioni MARCO BOARETTO luci FEDERICO MERULA Spettacolo vincitore del Bando Fai Girare la Cultura 2014 promosso da Ananse Communication (Ticino, CH)
Parolechiave: Internet, Dipendenza, Web, commedia, scuola
Produzione: Mulino ad Arte
Anno di produzione: 2012
Genere: Teatroragazzi Prosa
Level Up affronta il tema di Internet. Sempre più spesso si rischia di cadere nella dipendenza dal web, che può spaziare dai social network, e quindi Facebook, Twitter, Skype,… fino ai giochi di strategia e combattimento on-line. Chi cade nella ragnatela diventa schiavo del pc e i rapporti sociali veri – quelli “in carne e ossa” – si riducono esponenzialmente. Indubbiamente Internet porta con sé importanti rivoluzioni nella nostra quotidianità: la velocità di comunicazione, l' apprendimento, l' aggiornamento costante su ciò che accade in tutto il pianeta.
Matteo si sfinisce, in una simulazione di esistenza, in giochi virtuali di ruolo, con amici mai realmente conosciuti, con i quali è perennemente connesso, omettendo persino di mangiare e dormire. Il suo alter ego Thorvak, divoratore di anime, vive al suo posto in un mondo fantastico con l'unico scopo di distruggere, con altri avatar di videodipendenti come lui, il drago nero, in una finzione dove tutto è più interessante e semplice della realtà. Nel gioco i cattivi lo sono evidentemente e le avventure sono continue e appassionanti, tanto da scordare per cosa vale la pena vivere e impegnarsi. La svolta nella sua vita è portata da Miriam, una vicina di casa apparentemente poco avvezza al mondo del web, che rivelerà lati nascosti e un carisma che riporterà Matteo alla ragione e ad un salvifico rapporto d'amore.
Sulla scena la ricostruzione di una stanza caotica, sporca, disordinata e zeppa di involucri di pizza ordinata via internet. Un'abitazione specchio del disinteresse per la semplice decenza, indotto da un'estraneazione totale e patologica. Esilaranti alcuni congegni costruiti al fine di evitare al protagonista di allontanarsi dalla postazione davanti al pc, di fronte al quale vengono svolte persino le più elementari funzioni fisiologiche.
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