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Freddo - Parole tra Glenn Gould e la sua sedia

Magnifici Pezzenti

Genere
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Regia: Paolo Cecchetto e Carla Bianchi

Drammaturgia:

Attori: Carla Bianchi

Altri crediti:

Parolechiave:

Produzione:

Anno di produzione: 2014

Genere:

Freddo racconta i venticinque anni chiave della vita di Glenn Gould: il primo concerto, il
successo, le tournée, la decisione di abbandonare la carriera da concertista, la
passione per la registrazione, la crisi l'ultima creazione prima della morte, l'immortale
registrazione delle variazioni Goldberg. Glenn Gould rivive questo spaccato di vita
grazie al dialogo con la sua compagna più fedele: la sua sedia da concerto
antropomorfizzata in scena in una figura di donna. Il dialogo, ambientato nelle stanze
d'albergo dove il famoso pianista ha trascorso la sua esistenza è un vero e proprio
confronto il suo alter ego femminile. La scena resta essenziale, connotata da pochi
altri elementi un telefono, per le sue manie comunicative notturne, una radio, gli
inseparabili guanti e un recipiente pieno d'acqua per un altro dei suoi irrinunciabili
rituali,il maniluvio. Chaise fa parte della schiera di questi oggetti i Ma racchiude in se
qualcosa di più. E' la custode del suo talento e del suo genio. E' ciò che non lo fa
dormire la notte e che lo tiene in vita di giorno.
Durante il processo di prova e creazione dello spettacolo ci si è cimentati con due sfide
creative che nascevano dalle difficoltà che il testo proponeva. Innanzitutto come
mettere in scena Chaise: un' attrice che deve rappresentare sia un oggetto, sia un
concetto, Man a mano si sono tracciate delle regole per renderne possibile la
presenza sulla scena: delle regole sul suo modo di muoversi e delle regole sulla vita
che le è permesso avere. Questo ha creato le basi per un personaggio che cammina
in bilico tra il mondo reale e il mondo immaginario. In seguito ci si è misurati con il
secondo ostacolo: come mettere in scena un uomo e una donna senza costruire tra
loro una relazione e un rapporto d'amore, ma il dialogo di un uomo con il suo alter
ego. Dalla risoluzione di questi due conflitti nasce il ritratto del genio e del talento
come frutto inequivocabile dell'unione tra il maschile e il femminile che è racchiuso in
ogni essere umano.

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