FABRIZIO
di Manuel Capraro
Testo di nuova drammaturgia che si ispira e reinterpreta alcuni personaggi e alcune tematiche de “La Locandiera” di C. Goldoni

PROGETTO ARTISTICO
FABRIZIO è la storia di un ragazzo trentenne che vive per strada. Un tempo era l’intrattenitore e barman di uno dei lounge bar più affascinanti e spettacolari, il “Burlesque Club” di Mirandolina. In questo testo, la locanda della Mirandolina di Goldoni è diventato un Burlesque Club e la locandiera è una performer di burlesque che tiene incredibili e sensualissimi show facendo innamorare tutti i clienti di sé. Fabrizio a differenza del fabrizio della locandiera ama follemente la locandiera e non gli importa di null’altro. Possiamo dire che la massima ispirazione tratta dall’opera goldoniana è quella dell’annullamento di qualsiasi sentimento per una propria autoaffermazione egoistica nella vita. Fabrizio lotterà contro i mostri di questa società: l’ignoranza, l’arrivismo e l’egoismo. Mirandolina incarna lo stereotipo della donna pronta a tutto pur di avere ciò che vuole. Mentre dall’altro lato, gli uomini mostreranno tutta la loro crudeltà e brutalità verso una persona assolutamente indifesa.
Nell’ultima ora della sua vita, Fabrizio ci farà rivivere momenti del suo passato e ci mostrerà alcuni lati del suo presente.
Fabrizio ci vuole comunicare con tutta la sua forza e la sua crudezza la necessità di aprire gli occhi di fronte alla disperazione di una vita senza amore. Alla condanna senza frontiere di ogni tipo di ignoranza che essa si chiami omofobia, razzismo, violenza o qualsiasi altra parola si voglia usare. Alla necessità di ritrovare il bello della vita nel rapporto sincero con l’altro per poter non solo sognare, ma lottare per un mondo migliore.
Fabrizio è il grido di una generazione che non si arrende e che lotterà fino all’autodistruzione.