Regia: Massimiliano Foà
Drammaturgia:
Attori: Rossella Massari Arianna Ricciardi
Altri crediti:
Parolechiave:
Produzione:
Anno di produzione: 2014
Genere: Prosa Teatro-danza
Donne che corrono è uno spettacolo che indaga l’universo femminile. Due donne si incontrano contendendosi lo stesso spazio vitale. Attraversando tutte le fasi della loro vita passano dalla sfida all’abbandono, dal giudizio subito alla non accettazione di sé.
Inizialmente in lotta tra loro giungono ad un reale confronto solo a seguito della presa di coscienza dell’apertura all’altro, dell’accettazione della diversità grazie al mettere al nudo se stessi, fisicamente e mentalmente, spogliandosi dai ruoli sociali, dagli stereotipi di genere, da una realtà che impone il dogma della dualità come unico metro di confronto. Ma questo non è facile.
Testi e opere di riferimento: Donne che corrono con i lupi di Clarissa Pinkola Estes; Barbablu di Pina Baush; Aspettando Godot di S. Beckett e le poesie dell’esilio di B. Brecht.
Corrono le Donne libere dei paesi cosiddetti evoluti. Corrono tra bisturi e silicone, tra giovinezze, magrezze, imperfezioni, diete e make-up. Corrono inciampando e neppure si accorgono di inciampare nelle loro stesse carni, nella pelle che si rifiuta di diventare plastica, nei loro stessi desideri scomposti.
Corrono come tante ballerine per avere la parte nello show della loro vita che sarebbe già loro, ma sembra che nessuno glielo abbia detto.
Ah, che terribile dimenticanza...
E corrono disperatamente le Donne schiave e oppresse nei paesi cosiddetti arretrati, inseguite da stoffe, versi, lame, pietre, acidi e paure.
Le Donne devono correre, devono saltare, schivare, imparare a nascondersi, a fingere e a morire senza morire.
Le Donne corrono nelle strade e nelle storie. Nelle città e nelle poesie. Nelle verità e nelle menzogne. Corrono senza riposo.
Davanti a loro c’è questa incredibile strada fatta di conoscenza e speranza che si trasmettono di bocca in bocca, di sguardo in sguardo, di mano in mano.
Le vere Donne corrono lungo orli di gonne e ricami e favole e nessuno le vede se non vogliono essere viste, nessuno le sente.
Non hanno dimenticato chi sono, non hanno paura di esserlo.
Corrono tra perline colorate e pagine di libri o magari si nascondono dietro immagini stinte o troppo colorate, possono apparire insignificanti o sembrare Imperatrici, comunque sono loro. Le Donne.
Corrono come lupi di notte nel bosco, con il fiato corto, con il dolore nel petto per la fatica. Corrono consapevolmente.
Le più Vecchie aspettano le più Giovani sotto Alberi Antichi e tramandano canti, nonostante tutto, e ancora insegnano come si corre.
E le Donne continuano a correre, senza fermarsi.
C’è una frontiera da superare, un’altra ancora.
Non ci arrenderemo mai.
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