Regia: Carlo Geltrude
Drammaturgia: Mario Gelardi
Attori: Luigi Bignone Giuseppe Brunetti
Altri crediti: aiuto regia Mario Ascione assistente alla regia Anna De Stefano organizzazione Le Scimmie ufficio stampa Milena Cozzolino
Parolechiave: STATO-MAFIA, MUSICA
Produzione: lo spettacolo ha ricevuto un sostegno alla produzione da Argot Produzioni
Anno di produzione: 2025
Genere: Prosa
Al sud Italia, i collaboratori di giustizia vengono chiamati “cantanti”. Il termine \"cantare\" si associa all\'atto di confessare, di rivelare qualcosa, proprio come fa un mafioso quando decide di collaborare con la giustizia.
“Cantanti” è il racconto di un’epoca, uno spaccato, una ferita che ha lasciato segni indelebili, un problema mai risolto, un problema radicato in un tessuto sociale e culturale con cui tutti, in modo diretto o indiretto, sono scesi a patti: cittadini, funzionari, magistrati.
È pentimento quello che spinge le mafie a “cantare”? O un compromesso?
Il progetto attinge da materiali testuali (atti processuali, deposizioni, atti giudiziari e inchieste di Saverio Lodato). La scrittura di Mario Gelardi, si avvale della consulenza di Roberto Saviano (giornalista e scrittore) e Roberta Cafiero (magistrato). Una scrittura teatrale che si alimenta di fatti realmente accaduti, ma che intende trasformare, aprirli a nuove vedute poetiche, tra queste, il canto. Gli attori/musicisti hanno messo in musica le parole delle deposizioni.
Lo spettacolo è vincitore del premio Over Emergenze Teatrali 2024.
SINOSSI
La storia si ispira alla vita dei fratelli Brusca che dagli anni ’80 ad oggi scelgono la via della collaborazione.
In scena due attori, li osserviamo nella loro crescita, nella sfera privata e nella sfera “professionale”. Lo spettacolo rende materiale di scena la legge del 15 Marzo 1991, n 82. Ne analizza i termini con una volontà fortemente creativa, senza risparmiare l’idea di poter appellarsi alla voce di un popolo che chiede, da sempre, giustizia, giustizia vera. Racconteremo tutto questo senza giudizio ma, indubbiamente, con una voce profondamente critica, senza schierarsi né da una parte né dall’altra. Di sicuro mai al fianco delle mafie e sempre in opposizione.
NOTE DI REGIA
Nel 2021, quando Giovanni Brusca venne scarcerato con 45 giorni di anticipo per effetto della Legge Falcone, un sentimento contrastante mi pervase il cervello. Com’era possibile che il carnefice di Falcone avesse usufruito della legge fortemente voluta dal giudice? Così, con Mario Gelardi ci siamo immersi nei faldoni di dichiarazioni dei fratelli Brusca che hanno aiutato a comprendere meglio le dinamiche e i responsabili delle stragi commesse contro le donne e gli uomini dello Stato e non solo. Nel Sud Italia, i collaboratori di giustizia vengono chiamati \"cantanti\", da qui l’idea di mettere in musica le deposizioni integrali dei due pentiti di San Giuseppe Jato, creando delle vere e proprie hit. La lingua parlata dagli attori parte dal siciliano, reso comprensibile per la fruizione del testo, ma comprende tutte le cadenze dei dialetti del Sud, creando così un dialetto inventato per proiettare lo spettatore in una Sicilia senza il blu del mare, ma con il rosso del sangue.
Informazione riservata agli Organizzatori
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