Regia: Jovana Malinarić
Drammaturgia: Simone Corso e Jovana Malinarić
Attori: Simone Corso
Altri crediti: una creazione also.known.as. memorie di Tindara e Rita Corso ricerca d'archivio Massimo D'Amico grazie a Nassau Bologna
Parolechiave: Narrazione, documentario, memoria, Storia, Sicilia
Produzione: Nutrimenti Terrestri
Anno di produzione: 2025
Genere: Prosa Performance
INTRODUZIONE
« Ho passato la mia infanzia in una cascina in mezzo agli alberi di ulivo, alle pale di fichi d’india, all’ombra di un viadotto autostradale. Quello dell’A20 Messina-Palermo.
I miei nonni erano dei coloni, lavoravano i fondi di un unico padrone. Niente gli apparteneva davvero, a parte i loro corpi, i loro sguardi, la loro coscienza delle cose. I miei nonni sono stati l’ultima generazione di braccianti, l’ultima di un lungo lignaggio. Mia madre è una sarta, io scrivo, faccio teatro. Il loro mondo è stato portato via dai bulldozer che hanno spazzato via parte di quegli ulivi e di quei fichi d’india. Ho vivo davanti agli occhi il mio bisnonno che piange vedendo le ruspe strappare dalla terra ogni pianta. Ce l’ho vivo davanti agli occhi non perché l’abbia visto, ma perché è uno dei racconti su cui si fonda la mia storia familiare.
L’A20 si portò via un mondo per farne arrivare un altro. Portò la luce elettrica lì dove ancora si andava a lume a petrolio. E con la luce elettrica arrivò tutto il resto, non solo la lampadina, lì, in contrada Mustazzo.
Quel mondo, il mondo dell’elettricità e della velocità, non nacque da quell’altro, ma si inferse su quell’altro. Molto di quello che ho fatto e faccio, lo faccio per sanare quella ferita che ho avuto in eredità, per sanare quel dolore non mio.
Speed in Mustazzo è l’ennesimo tentativo di dar forma a una cicatrice, forse il più attento e il più radicale al contempo. »
Simone Corso
SINOSSI
Nel 1970 dei bulldozer passavano sopra decine di alberi di ulivo. Tutto accadeva di fronte a un paio d’occhi che si gonfiavano di lacrime. Quelli di Filippo Ferlazzo, mezzadro. Da lì a pochi anni i pilastri dell’A20 Messina-Palermo crescevano da quella stessa terra. E da lì a pochi anni, la famiglia seduta intorno al braciere della casa di contrada Mustazzo cominciò a non percepire più il rumore delle macchine che correvano da un lato all’altro del cavalcavia. Speed in Mustazzo è il racconto dell’arrivo della velocità su un mondo antico e dal tempo circolare. È il racconto di come questo si inferse sui corpi di quella famiglia e di come quella cicatrice sia un’eredità passata di generazione. E forse, è anche il racconto di come la corsa sia diventata la narrazione imperante per un mondo che ruota sempre intorno a se stesso in ventiquattro ore.
SVILUPPO
La drammaturgia prende forma intorno a due fonti narrative: le memorie di due generazioni familiari e i documenti d’archivio. Mettendo in rapporto le micro storie dei singoli con la macro Storia del mondo traccia i contorni della trasformazione socio-culturale che il boom economico e l’arrivo della narrazione neoliberista hanno portato nelle trame delle nostre vite. La creazione mette in dialogo il teatro di narrazione con la performance documentaria in un esito che ricava dal confronto col pubblico una riflessione sull’oggi e sulle molte definizioni che di esso abbiamo ereditato dal passato.
Informazione riservata agli Organizzatori
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