Regia: Silvio Peroni
Drammaturgia: Riccardo Tabilio
Attori: Emanuele Cerra, Alice Conti, Gabriele Matté
Altri crediti: Scenografia, grafiche e video Lorenzo Zanghielli Light designer Alberto Salmaso Costumi Lucia Menegazzo Musiche Oliviero Forni Organizzazione Marco Cimonetti, Elisabetta Bianchi Ufficio stampa Chiara Marsilli Foto Marco Pieropan Video Roberto Gallina Con il contributo di Fondazione Caritro, Fnsv – Ministero della Cultura, PAT – Provincia Autonoma di Trento Debutto 9 luglio 2025 - Pergine Festival
Parolechiave: provincia, sovranismo, famiglia, america, JdVance
Produzione: Evoè!Teatro ETS
Anno di produzione: 2025
Genere: Prosa
Flyover Country è un attraversamento teatrale degli Stati Uniti profondi e dei territori dimenticati della Rust Belt. Aree soprannominate dagli abitanti delle metropoli atlantiche e californiane flyover states: posti dove non andare. Posti da sorvolare, da guardare dall’alto per il tempo di un volo coast-to-coast. Nello spettacolo tre interpreti danno voce a una coralità di personaggi, per evocare una storia ispirata a fatti reali: gli attentati alle infrastrutture elettriche compiuti da movimenti accelerazionisti di estrema destra.
Lo spettacolo prende spunto da Hillbilly Elegy di J. D. Vance (oggi vicepresidente americano e strenuo sostenitore di Donald Trump) per raccontare, da una prospettiva critica, l’America bianca, marginale, armata e rabbiosa. Un’America che ha interiorizzato e diffuso il sistema economico che oggi la abbandona.
Flyover Country guarda al cielo sopra l’America, alle sue promesse infrante, e si interroga su quali siano, di qua dall’oceano, le nostre terre da sorvolare. Le terre lasciate indietro, sconfitte, rabbiose.
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