Regia: Nique De Angelis
Drammaturgia: Nique De Angelis e Chiara Altosole
Attori: Nique De Angelis Selene Monizza
Altri crediti:
Parolechiave: Folclore, Disinformazione, Scoperta, Pregiudizio, Guitti
Produzione: Produzione Indipendente Compagnia I Tarocchi
Anno di produzione: 2025
Genere: Prosa Altro
Sinossi
Una piccola compagnia di teatro di piazza, composta da solo due attori, narra e mette in scena un’antica leggenda milanese: a fine cinquecento, in via Laghetto, abitava una strega di nome Arima, che con i suoi sortilegi lanciava pestilenze contro tutti coloro che le davano la caccia, uccideva i poveri lavoratori della zona e li resuscitava per trasformarli in servitori immortali e pericolosi. I cittadini di Milano pregarono per la salvezza, finché la Madonnina intervenne per liberarli dalla Strega, dalla sua peste e dai suoi mostri. Ma, come tutte le storie tradizionali, ci sono numerosi segreti da scoprire su quanto è vero e quanto viene modificato nel racconto.
Tematiche
Lo spettacolo racconta, con una storia e una forma teatrale antica, alcune importanti questioni ancora attuali: le false credenze date dalla disinformazione, l’influenza dei potenti sulle menti del popolo e la sfiducia e l’abbandono delle comunità in difficoltà da parte delle figure di potere. La nostra intenzione è creare la prima di una potenziale serie di fiabe tradizionali che insegnano a cercare un nuovo punto di vista e raccontano il proprio territorio.
Lo spettacolo è molto semplice, in modo da poter essere portato in scena anche all’aperto, come da tradizione del teatro di strada e di piazza.
La recitazione dei due attori è sopra le righe, nello stile dei cantastorie e dei comici dell’arte, il ritmo sarà quello della commedia.
Lo spazio scenico può essere anche molto piccolo, è sufficiente uno spazio da 4x3 metri. Gli oggetti di scena sono pochi ed essenziali, come scenografia utilizziamo un paravento per cambiare i costumi e prendere e nascondere gli oggetti. I tempi di montaggio e smontaggio sono molto brevi.
I costumi sono anch’essi il minimo indispensabile, i due attori si presenteranno con vestiti che richiamino l’epoca seicentesca che raccontano, per poi cambiarsi. Anche i costumi sono semplici ed essenziali, elementi da mettere sopra una base di costume da guitti per i cambi veloci dei vari personaggi.
Non servono luci per una replica all’aperto in diurna, nel caso di una rappresentazione notturna o al chiuso è sufficiente un piazzato basilare per tutta la durata della replica.
La musica è fatta direttamente in scena, Bartolomeo suona l’ocarina spesso e Clarissa canta.
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