Regia: Davide Sacco e Agata Tomšič / ErosAntEros
Drammaturgia: Urška Brodar, Florian Hirsch, Aldo Milohnić, Agata Tomšič
Attori: con Klemen Kovačič, Danilo Nigrelli, Ivan Peternelj, Katarina Stegnar, Blaž Šef, Agata Tomšič, Matija Vastl in video Felix Adams, Marco Lorenzini, Maximilien Ludovicy-Blom, Wolfram Koch, Pitt Simon, Philippe Thelen in audio Boris Kos, Robert Prebil, Matej Recer, Klemen Ulrih, Vito Weis
Altri crediti: di Bertolt Brecht ideazione, regia e spazio Davide Sacco e Agata Tomšič / ErosAntEros musiche originali dal vivo LAIBACH featuring Milan Fras (voce), Mina Špiler (voce, effetti), Bojan Krhlanko (batteria, percussioni), Rok Lopatič (tastiere), Vitja Balžalorsky (chitarra, effetti) composte da Matevž Kolenc dramaturg Urška Brodar, Florian Hirsch, Aldo Milohnić, Agata Tomšič con Klemen Kovačič, Danilo Nigrelli, Ivan Peternelj, Katarina Stegnar, Blaž Šef, Agata Tomšič, Matija Vastl in video Felix Adams, Marco Lorenzini, Maximilien Ludovicy-Blom, Wolfram Koch, Pitt Simon, Philippe Thelen in audio Boris Kos, Robert Prebil, Matej Recer, Klemen Ulrih, Vito Weis progetto video Akaša Bojić e Luka Umek / Komposter disegno luci Vincenzo Bonaffini costumi Arianna Fantin assistente alla drammaturgia e alla regia Ula Talija Pollak consulenza linguistica Mateja Dermelj direttore tecnico Massimo Gianaroli direzione di scena Liam Hlede capomacchinista Alfonso Pintabuono attrezzista Luca Piga capo elettricista Lorenzo Maugeri fonico Andrea Melega sound engineers Laibach Matej Gobec, Marko Turel tecnico video Salvatore Pulpito sarta Eleonora Terzi sovratitoli Tina Malič allestimento scenografico realizzato dal Laboratorio di Scenotecnica di ERT responsabile del Laboratorio e capo costruttore Gioacchino Gramolini macchinisti costruttori Sergio Puzzo, Davide Lago, Veronica Sbrancia, Tiziano Barone scenografe decoratrici Ludovica Sitti con Sarah Menichini, Benedetta Monetti, Bianca Passanti macchine sceniche Roberto Riccò costumi realizzati da Eleonora Terzi foto di scena Daniela Neri si ringrazia Stella Riolino per l’assistenza durante le prove in Lussemburgo
Parolechiave: capitalismo, bertolt brecht, lotta operaia, globalizzazione
Produzione: Emilia Romagna Teatro ERT, Slovensko Mladinsko Gledališče in collaborazione con Cankarjev Dom, TNL – Théâtre National du Luxembourg, ErosAntEros – POLIS Teatro Festival, Teatro Stabile di Bolzano
Anno di produzione: 2024
Genere: Prosa
So never say that nobody can change things. That injustice is ours from birth.
Bertolt Brecht
ErosAntEros continua la sua ricerca sul teatro impegnato che non dimentica la potenza estetica della forma, con un nuovo progetto a partire da un grande classico teatrale del Novecento, Santa Giovanna dei Macelli di Bertolt Brecht, creando l’occasione per confrontarsi con la band cult slovena LAIBACH.
Economia, capitale, speculazione finanziaria, sfruttamento dei lavoratori, questi i grandi temi al centro del dramma, scritto in seguito al grande crollo della borsa di New York del 1929, che portò, gli Stati Uniti prima e l’Europa poi, a dieci anni di crisi economica, fallimenti di industrie, abbandono delle terre, disoccupazione, miseria, fino alla Seconda Guerra Mondiale. Oggi viviamo nell’era della permacrisi, i centri di produzione si sono spostati, le grandi masse operaie non risiedono più nel privilegiato occidente e i padroni sono più difficili da identificare, ma lo sfruttamento degli esseri viventi e delle risorse non si sono fermati, anzi, hanno generato altri mutamenti, come il surriscaldamento globale, le guerre, la pandemia e la crisi energetica, tutte conseguenze dello stesso sistema economico malato. Tutto ciò, continua a rendere Santa Giovanna dei Macelli un testo attuale che affronta temi da noi non distanti, offrendo l’occasione per metterli in relazione dialettica con il nostro presente attraverso l’utilizzo di video di realtà. E se i miliardari rileggono Marx per salvare il capitalismo da se stesso, noi rileggiamo Santa Giovanna per liberarci di esso, portandola in scena all’interno di un allestimento in cui le parole di Brecht vengono affidate ad attori di lingue diverse, proprio perché nell’era della globalizzazione soltanto unendo le forze possiamo portare a termine la rivoluzione che sola può concedere alle generazioni future di continuare a vivere su questo pianeta.
Informazione riservata agli Organizzatori
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