Regia: Davide Sacco e Agata Tomšič / ErosAntEros
Drammaturgia: Agata Tomšič
Attori: Agata Tomšič
Altri crediti: tratto dal saggio politico – letterario Cinque difficoltà per chi scrive la verità di Bertolt Brecht traduzione di Bianca Zagari ideazione e regia Davide Sacco e Agata Tomšič / ErosAntEros testi Bertolt Brecht adattamento teatrale Agata Tomšič con Agata Tomšič live electronics Davide Sacco fotografie Michele Lapini video Francesco Tedde
Parolechiave: reportage, michele lapini, bertolt brecht, fotografia, walter benjamin
Produzione: ErosAntEros – POLIS Teatro Festival
Anno di produzione: 2024
Genere: Prosa Performance
Lo spettacolo prende avvio dal saggio politico-letterario di Bertolt Brecht dal titolo Cinque difficoltà per chi scrive la verità. Scritto nel 1934, dopo l’avvento di Hitler al potere, è stato per il drammaturgo tedesco in esilio quasi un manuale di strategia militare attraverso cui enunciare le regole programmatiche per dire la verità ai deboli e combattere le menzogne dei potenti. ErosAntEros decide di divulgare il testo assieme ad alcune poesie dello stesso autore in una forma che si concentra sul piano sonoro-vocale, con la performance vocale di Agata Tomšič e il live electronics di Davide Sacco, e sul piano visivo con la proiezione delle immagini di realtà del fotografo Michele Lapini, sensibile osservatore delle questioni sociali, ambientali e politiche che caratterizzano il mondo attuale.
L’operazione che gli artisti compiono trova esplicazione nel procedimento che Walter Benjamin chiamava citazione: esso espianta un segmento del passato carico di adesso – che costituisce una risposta alla situazione politica dell’oggi – e lo innesta nel presente, in maniera simile a come la compagnia si propone di fare mettendo il testo in relazione con le immagini fotografiche di oggi. Le immagini di Lapini sono esse stesse dialettiche: si sviluppano su molteplici piani, associano all’interno della stessa inquadratura significati diversi che montati tra loro portano a una nuova leggibilità della realtà di cui sono traccia. Il gesto artistico si trasforma così in atto politico. Una lotta per diffondere un testo a cui si dà adesione e montarlo con fotogrammi capaci di far vedere in luce diversa la realtà, seguendo la convinzione che il libro è un’arma (Brecht) e che l’arte deve avere la forza di proiettarsi contro l’osservatore come un proiettile (Benjamin).
“Chi ai nostri giorni voglia combattere la menzogna e l’ignoranza e scrivere la verità, deve superare almeno cinque difficoltà. Deve avere il coraggio di scrivere la verità, benché essa venga ovunque soffocata; l’accortezza di riconoscerla, benché venga ovunque travisata; l’arte di renderla maneggevole come un’arma; l’avvedutezza di saper scegliere coloro nelle cui mani essa diventa efficace; l’astuzia di divulgarla fra questi ultimi. Tali difficoltà sono grandi per coloro che vivono sotto i fascismi. Ma esistono anche per coloro che scrivono nei paesi della libertà borghese.”
Bertolt Brecht, Prologo a Cinque difficoltà per chi scrive la verità
Informazione riservata agli Organizzatori
Non è stata caricata nessuna recensione
Informazione riservata agli Organizzatori