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Ti ricordi il futuro?

YoY Performing Arts

Genere Danza
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Regia: YoY Performing Arts

Drammaturgia: YoY Performing Arts

Attori: Emma Zani e Roberto Doveri

Altri crediti: IDEAZIONE: YoY Performing Arts COREOGRAFIA: Emma Zani e Roberto Doveri MUSICHE: Timoteo Carbone COSTUMI: Hache Official CON IL SOSTEGNO DI: Intercettazioni Centro di Residenza Artistica della Lombardia / Circuito CLAPS e Derida Dance Company IN COLLABORAZIONE CON: Scenario Pubblico Centro di Rilevante Interesse Nazionale e AMAT / Civitanova Danza Progetto finalista di DNAppunti Coreografici 2024 e Premio Twain Direzioni Altre 2024

Parolechiave: Utopia, futuro, movimento, memoria.

Produzione: PRODUZIONE: YoY Performing Arts

Anno di produzione: 2024

Genere: Danza

In un futuro possibile, inginocchiati in cerchio in un campo indefinito e in attesa di un ritorno alla vita, un gruppo di bambini si anima in una danza. Da questa immagine, ispirata alla mostra personale di Berruti “c’è troppa luce per non credere nella luce” (Belgrado 2011), il nostro progetto prende vita.
"Ti ricordi il futuro?", nasce dall'idea di esplorare le molteplici possibilità interpretative del futuro e dell’utopia, intesi come spazi in cui speranze, ideali, incertezze e paure si intrecciano e affiorano nella vita degli uomini, per diventare tracce di pensieri dimenticati. L'utopia, rappresentazione fantastica, è qualcosa di fragile e prezioso, ma anche di fondamentale importanza per la nostra immaginazione e il nostro sguardo verso ciò che verrà.
La figura umana, di fronte al futuro, si trova in uno stato di sovrapposizione di potenziali. Scrutare, aspettare, immaginare che "tutto possa ancora avvenire" è il materiale poetico che andrà a definire le qualità drammaturgiche della performance.
Il nostro progetto nasce da un contesto interdisciplinare, in cui diversi linguaggi artistici si incontrano per i loro aspetti complementari. Parte centrale della nostra pratica artistica è di sviluppare una ricerca che si concentra e si interroga su spazi compositivi ed espressivi congiunti.
Musica, movimento ed arte visiva iniziano a dialogare tra loro, alla ricerca di un percorso comune. “Ti ricordi il futuro?” ci presenta il paradosso del tempo: passato, presente e futuro si intrecciano e ci lasciano uno spazio poetico in cui poter immaginare ciò che verrà.. (o riflettere su ciò che è già accaduto).
L’intento è quello di sviluppare un vocabolario di suoni e di movimento, in grado di suggerire stati d’animo specifici e di richiamare alla memoria qualcosa che già fa parte del nostro vissuto. In “Ti ricordi il futuro?” abbiamo sviluppato un codice, prendendo ispirazione dalle posizioni e dalla gestualità delle figure di Berruti. L’obiettivo non è creare un archivio di segni con significati specifici, ma piuttosto avere mood e stati d’animo che emergono dalla composizione di diversi moduli sonori e gestuali.
In un periodo storico spesso guidato da una comunicazione aggressiva (e troppo spesso urlata), “Ti ricordi il futuro?” vuol rappresentare un atto politico in cui la gentilezza si propone come uno strumento di comunicazione che non si impone, ma che invita al dialogo, rimettendo al centro la libertà di manifestare il proprio pensiero.
Obiettivo principale del progetto è quello di sviluppare un processo e una presentazione inclusiva, composta da voci diverse, che apre ad una meditazione collettiva sul futuro, con i suoi temi in essere, le sue problematiche e le sue utopie.

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