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SE DOMANI

Elisa Sbaragli
Coreografia: ELISA SBARAGLI
Dramaturg: ELIANA ROTELLA
Danzatori: ALICE RAFFAELLI E LORENZO DE SIMONE
Trailer: Link
Anno: 2025
Adatto a: per tutti


Generi: Danza, Performance

Tags: crisi sguardo vedere cecità consapevolezza

Sembra che l’essere umano abbia bisogno di trovarsi in uno stato di emergenza per agire e che riesca a contemplare l’esistenza del cambiamento solo quando è inevitabile, dove non c’è più nulla a proteggerlo e si deve spogliare da ogni certezza. Fino ad allora l’unica opzione è sopravvivere come si può. Ignorando, dimenticando, procedendo in un tragitto che ha come unico centro d’interesse il proprio ego, in una cecità, più o meno consapevole dell’Altro che mi sta attorno.
In scena due corpi, due traiettorie che segnano il confine di uno spazio liminale, un corridoio che avanza in perenne confronto con lo sguardo di chi osserva. Una traiettoria ripetitiva che basa il suo “andare avanti” sulla performatività del mostrarsi, del farsi guardare, obbligando il corpo a esporsi sempre di più, fino a superare il limite fisico dell’umano. Presto questa tensione totalizzante verso l’esterno sfilaccerà i confini dell’identità, obbligando chi si mostra a fare i conti con questa disgregazione, con questa crisi dell’Io e dell’ego.
In questa bulimia dell’immagine, in questo culto dell’individualismo, lo sguardo dei performer si annienta, sprofondando in una cecità corporea ed esistenziale. Sarà necessaria una ricollocazione dello sguardo e di se stessi, del significato del proprio corpo e dello spazio che si occupa per potersi ricongiungere con la dimensione umana e collettiva dell’accogliersi, del muoversi insieme nel mondo.
I due performer, rappresentanti di una collettività rinchiusa in una monade di schemi, muri e protezioni, incontrano l’alterità e dunque se stessi fino a toccarsi, attraversando insieme una crisi condivisa. Cosa significa rendere il corpo vulnerabile davanti allo sguardo altrui? Come farsi o non farsi vedere, nello scoprire la propria fragilità davanti al reale?
Il suono accompagna la disgregazione e il ricollocamento dei corpi e nel suo incedere ritmico e incessante si trasforma in canto che fa da cornice al ricongiungimento dei performer.

Altri crediti: suono Edoardo Sansonne
voce Elena Griggio
direzione tecnica Fabio Brusadin
costumi Chiara Corradini
cura e promozione Marco Burchini
produzione Tir Danza
con il sostegno di Citofonare PimOff, HOME Centro Creazione Coreografica 2023/Perugia progetto residenze di Dance Gallery, Sosta Palmizi, Cross Project, Anghiari Dance Hub, Teatro della Contraddizione, Scintille - Festival delle Arti Performative, ArtGarage, Armunia|Festival Inequilibrio
selezionato alla NID Platform 2024 nella sezione Open Studios

Produzione: TIR DANZA

File scaricabili:
Dossier_Se.domani_Elisa.Sbaragli.pdf

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Elisa Sbaragli è coreografa ed artista associata dal 2023 a Tir Danza.
Selezionata da CRISOL- CREATIVE PROCESSES (Boarding Pass Plus ‘22-’24), per svolgere due periodi di residenza in Norvegia con artisti nazionali ed internazionali, accompagnati dai coreografi e danzatori Heine Avdal (Norvegia) e Yukiko Shinozaki (Giappone) in qualità di tutor, per la realizzazione del progetto elsewhere & elsewhen, focalizzando la loro ricerca sul paesaggio. Al termine della seconda residenza è stata realizzata la restituzione del lavoro al Festival (((O)))utpost - Flørli (NO).
Nel 2023 apre la ricerca artistica di Se domani, interpretato da Alice Raffaelli e Lorenzo De Simone. Il lavoro è vincitore dei bandi di residenza Citofonare PimOff 23/24 e HOME Calling 2023. Gli ultimi suoi lavori sono: Mirada vincitore del bando Danza Urbana XL; Sull’irrequietezza del divenire selezionato da Bodyscape 2021; Ipergeo, un laboratorio aperto a tutt3, una mappatura collettiva degli spazi residuali, svoltosi nella Riserva Naturale del Monte Mesma (Lago d’Orta), a Cinematica Festival (Ancona) e al Festival EXIT Vol. V (Bologna).
Porta avanti una propria ricerca autoriale, interessata alla scoperta delle alterità, ai luoghi e spazi liminali ed alla possibilità di destrutturare le forme del corpo e del movimento codificato, per stare il più possibile nella ricerca costante di nuovi linguaggi espressivi ed intercettare una moltitudine di visioni e immaginari possibili. Collabora, durante tutta la fase del processo creativo, con artisti di formazione diversa che spaziano dalla musica, alla performing arts, alle arti visive. Questo la porta a creare lavori sia in spazi convenzionali che in spazi non convenzionali come musei, spazi pubblici, luoghi abbandonati e spazi naturali.
Nel 2017 conclude Azione, diretto da Sosta Palmizi dove incontra i nomi più importanti della danza di ricerca italiana.
Nel 2013 consegue il Biennio di Formazione Professionale per il Danzatore Contemporaneo presso il C.I.M.D., diretto da Franca Ferrari.
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