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il gioco di Adamo

inQuanto teatro

Genere Teatroragazzi (6-10)
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Regia: inQuanto teatro

Drammaturgia: Andrea Falcone

Attori: Floor Robert Andrea Falcone Giacomo Bogani

Altri crediti: disegno luci e audio: Giulia Broggi e Matteo Balbo video: Giacomo Bogani tecnica di scena: Giulia Broggi scene e costumi: inQuanto teatro organizzazione e comunicazione: Julia Lomuto

Parolechiave: carta, invenzione, gioco, racconto, fantasia

Produzione: inQuanto teatro

Anno di produzione: 2011

Genere: Teatroragazzi (6-10)

Che cosa faranno mai Adamo ed Eva nel paradiso terrestre? All’alba dei tempi, quando niente è quotidiano, ogni parola è una scoperta, ogni gesto è un tentativo che non conosce il risultato. È con questo spirito che prende forma uno spettacolo sulla meraviglia, il racconto di un grande gioco tutto nuovo, senza regole da seguire. Adamo ed Eva toccano ogni cosa per la prima volta. Hanno la fantasia dei bambini e la possibilità degli adulti di renderla realtà, per questo ci piacciono tanto!

Oltre le diversità del mondo presente, oltre la distanza del tempo, abbiamo cercato una storia capace di unire bambini e adulti, nonostante le loro differenze; abbiamo ritrovato il primo uomo, la prima donna, in un mondo senza tempo dove tutto è ancora possibile. Seguendo le loro avventure attraverso le tradizioni, i racconti greci e latini, arabi, ebrei e slavi, ci siamo incamminati nei territori dell’immaginazione. Quello che abbiamo visto è un mito rinato che ancora può essere scoperto, vissuto e reinventato. Il nostro desiderio è quello di accompagnarci, insieme ai bambini, verso questa storia e ritrovare un posto dove le suggestioni della tradizione e le possibilità del presente possano vivere insieme, mescolarsi, giocare.

Giocando con le parole e la recitazione, adottando le forme della narrazione e ricorrendo all’aiuto del canto, della coreografia e dell’illustrazione, ci muoviamo tra la storia e il pubblico, in un gioco di mediazione. Questa posizione di collegamento tra il reale e l’inventato è rafforzata dagli oggetti usati nelle scene: cose di tutti i giorni, carta, attrezzi, colore. Tutto nasce da zero, davanti agli occhi di chi guarda, perché la vera magia non è in ciò che possiamo fare in scena, ma in tutto quello che può essere visto e capito, imparato e reinventato fuori, in un gioco che continua oltre lo spettacolo.

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