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HUNGRY - Corto

Eleonora Cucciarelli

Genere Teatroragazzi (8-16) Prosa
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Regia: Alessandra Silipo

Drammaturgia: Eleonora Cucciarelli

Attori: Eleonora Cucciarelli Alessandra Silipo

Altri crediti: Aprile 2024 : Miglio Drammaturgia in occasione del Festival "Corti, sempre corti, fortissimamente corti".

Parolechiave: Drammaturgia contemporanea, Regia cinematografica, Disordine alimentare, Rapporto coi social, Amore per se stessi

Produzione: Compagnia Silipo Lauletta

Anno di produzione: 2024

Genere: Teatroragazzi (8-16) Prosa

Ci troviamo ai giorni nostri, in un modesto monolocale della periferia romana, casa di Gina e del suo Ego. Gina è un’attrice ed è finalmente arrivata al momento decisivo della sua carriera accompagnata da una vita dal suo Ego, che la assiste ad ogni passo, con sfacciataggine, sarcasmo e un po’ di sadismo. Dopo anni di duro lavoro e porte in faccia, ecco finalmente il ruolo che cambierà la vita della protagonista. Ormai ha vinto diversi provini, grazie al regime preparatorio di una bislacca rigidità ossessiva. Il tutto contrapposto ai monologhi edonistici della PIZZA, la cui voce filosofica prova ad indurre Gina in tentazione e la invita con bonarietà a godere dei piaceri della vita.


HUNGRY è una ‘dramedy’ dai sottotoni grotteschi, che esplora con un linguaggio contemporaneo i temi del disordine alimentare, del culto del sé indotto dai social e da un’industria abituata a spremere fino a prosciugare le persone che ne fanno parte, tutto per la ricerca della cosí ambita perfezione.
Fra telefonate passive aggressive di Marta la Manager, diete ferree dell’ultima influencer di grido, allenamenti estenuanti, spinta dall’ onnipresente figura dell’Ego, amichevole cheerleader che progressivamente si trasforma in carnefice, Gina racconta, rivive, ricorda. Scrolla attraverso sentimenti, situazioni e linguaggi differenti correndo sulla ruota del criceto senza meta, cercando affamata di riscontrare il proprio valore, seppur momentaneo, nel giudizio esterno. In questa disperata ricerca è puntualmente costretta a fare i conti con la propria nuda fragilità.


HUNGRY esplora un rapporto tossico con il sé e con il cibo. Rapporto deviato che va oltre il numero delle calorie che si ingeriscono ed ha a che fare piuttosto con i bisogni più intimi dell’essere umano: il bisogno di amore e quello di accettazione.
Lo spettacolo parodizza alcune dinamiche dello show business, il modo in cui alle volte gli artisti vengono trattati e manipolati da chi si può permettere di sfruttare la loro patetica disperazione e voglia di lavorare a tutti i costi.

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