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LOS SOCRATES E IL MISTERO DELLA CAVERNA

Areté Ensemble

Genere Teatroragazzi (7-12)
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Regia: Annika Strøhm e Saba Salvemini

Drammaturgia: Annika Strøhm e Saba Salvemini

Attori: Annika Strøhm e Saba Salvemini

Altri crediti:

Parolechiave: Filosofia, Platone, Bambini, caverna, consapevolezza

Produzione: Areté Ensemble

Anno di produzione: 2024

Genere: Teatroragazzi (7-12)

SINOSSI
Due strambi curiosoni - due clown - alle prese con il mistero dell’esistenza catapultati in una strana caverna, un luogo sconosciuto da cui non riescono ad andar via. Provando a risolvere miti ed enigmi contenuti in delle misteriose lettere scopriranno di essere nella pancia della mamma e prossimi alla nascita. Mai la filosofia fu più divertente.
NOTE
La ricerca di una via di fuga dalla "caverna" per i due protagonisti è guidata da misteriose lettere contenenti miti ed enigmi da decifrare. Nel comprendere il mito della
caverna, l’oracolo di Delfi, Lete, il Tempo, los Socrates cercheranno di rispondere alle domande "Dove siamo? Chi siamo? Cosa siamo?". Cosa significa nascere? E come
ci si prepara al mondo là fuori? Voi cosa fareste se un giorno scopriste che per nascere
dovrete abbandonare tutto quello in cui credevate essere vero? Un folle excursus ricco di gioco e teatralità, che ci aiuta a comprendere alcuni dei miti che ci rappresentano
da sempre. Un viaggio teatrale che ci ricorda di non smettere mai di porci domande, proprio come i due personaggi che spesso si trovano a dirsi: "Bella domanda! Da piccoli siamo proiettati naturalmente in una dimensione filosofica dell’esistenza: ovunque andiamo non smettiamo di domandare "perché?". Con risposte e domande costruiamo la nostra piccola cosmogonia, il nostro senso delle cose. Indaghiamo da soli, per noi stessi, per amore della sapienza. Intuiamo che più indaghiamo e più in profondità andremo, più ciò che sappiamo di sapere sembrerà essere relativo ed apparente.
Un bel giorno ci fermiamo, non domandiamo più, non indaghiamo più il senso
delle "cose" e così il nostro personale viaggio nel sapere si interrompe e spesso non riprende. Attraverso tutte quelle domande abbiamo dato una forma a ciò che ci sembra essere il mondo, a volte scoprendo che ciò che sembra è lontano dalla "verità" delle cose, proprio come nel mito della caverna di Platone.
É proprio dal mito della caverna di Platone che nasce il desiderio di fare questo spettacolo, un viaggio per riscoprire l’importanza del fare domande, dell’indagine, della relatività e della. comunicazione, dell’importanza di esplorare il mondo e la vita. In questo spettacolo la messa in scena ed il gioco degli attori richiama la clownerie ed il "gioco beckettiano". Al termine dello spettacolo i giovani spettatori saranno coinvolti in un coinvolgente quiz filosofico a cui seguirà un momento dialogico.

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