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Zeta, come gli ultimi

Federica Loredan
Regia: Federica Loredan
Drammaturgia: Federica Loredan/Lorenzo Zuliani
Attori: Lorenzo Zuliani e Chiara Gilioli
Trailer: Link
Anno: 2024
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi (8-90), Altro

Tags: GenZ, Rap, Street dance, Disagio, Futuro

SINOSSI
Zeta è un progetto artistico multidisciplinare,partecipativo e interattivo
che accende una luce sulla Generazione Zeta,
dando voce ai protagonisti,
perché il giovane pubblico possa riconoscersi rappresentato
e per produrre tra gli adulti riflessioni su stereotipi e distanza.

Quella contemporanea è una società in cui i riferimenti culturali sono costantemente resi privi di significato dal continuo mutamento. Quali sono quindi le risorse materiali-emotive-culturali a disposizione? Come riorientarsi in continue prime volte (non solo generazionali ma epocali)? Ha senso questa fatica continua e improduttiva? Quali sono gli orizzonti di questo moltiplicarsi infinito di possibilità?

IL PROGETTO
Frutto della collaborazione tra Federica Loredan e Lorenzo Zuliani, in arte 1 44 9 8, giovane artista hip hop esponente della Gen Z.
La performance è campo di indagine quanto traduzione di ritorno, nell’ottica di una recherche-action, una azione artistica capace di produrre un impatto sociale.
I linguaggi artistici in scena: rap, grooves campionati o prodotti live attraverso la body music e una danza in continua evoluzione come la street dance, capace di incorporare mutamenti storici. Non solo un’arte DEL movimento, ma IN movimento (C. Natali). Arti della resistenza, nate come espressione delle minoranze (sociali, etniche, di classe) così efficaci da agganciare i giovani di tutto il mondo, diventando il loro canale espressivo.

LA DIMENSIONE PARTECIPATIVA
Zeta fa parte della più ampia visione di P.A.R.C.A. (Pratiche Artistiche Relazionali in Chiave Antropologica).
La performance si completa con un’azione partecipativa in dialogo con territori e comunità: un laboratorio aperto a giovani da 15 a 25 anni che genera pratiche di condivisione e momenti aggreganti di impatto sociale,in un equilibrio sottile tra azioni artistiche e indagine emotiva. I contributi dei partecipanti vengono tradotti nel corpo, nel gesto e nella voce, in una mappatura viva di esperienze. Il gruppo, integrato nella performance, co-costruisce i materiali e l’azione scenica, diventa complementare al performer, come il contrappunto di un coro greco, un’entità frattale, prisma di identità, corpi, diversità.
Lo spettacolo presenta inoltre diversi momenti di interazione con il pubblico, dando a quest’ultimo la possibilità di determinare l’andamento stesso dell’azione scenica.


Altri crediti: Music Design: Vittorio Giampietro. Progettazione on line e off line: Giorgia Ponticello

Produzione: Produzione: Balletto Civile, Co-produzione: Umbria Danza Festival/Dance Gallery, con il supporto di Mondi Immaginari : C.U.R.A., Micro Teatro Terra Marique, TIEFFEU, Spazio MAI, Home

File scaricabili:
zeta.scheda.pdf

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Laureata in Antropologia Culturale ed Etnologia
Diplomata all’Accademia Ligustica di Belle Arti
Certificata triennio di Lingua Italiana dei Segni
Ha studiato al Conservatorio di Musica N.Paganini
e studia tutt’ora percussioni africane tradizionali.
Artista associata Oriente Occidente.

Si definisce “anthropologist mind in a groovy body”, unendo nelle sue pratiche gli aspetti culturali a quelli artistici attraverso esperienze molto diversificate: dalla scena underground della streetdance a quella del teatro contemporaneo, dall’ambito accademico alla ricerca scientifica, passando attraverso la body music come strumento per costruire comunità. Considerata una delle pioniere dell’hip hop italiano, da sempre ha cercato di creare spazi per la scena femminile e di dedicarsi alla trasmissione del suo background alle nuove generazioni.
Crede nel potere sociale e inclusivo dell’arte e per questo tiene laboratori per ragazzi sordi, rifugiati e migranti, disabili, bambini con bisogni speciali, adolescenti a rischio di dispersione scolastica, carcerati e formazioni per docenti, educatori, musico terapeuti, danza terapeuti.
È spesso invitata per workshops, conferenze e performances presso Università/Musei/Meetings internazionali sui temi del Femminile, delle migrazioni, tradizioni e identità multiculturale (UniGe, UniBo, UniPG, MuMa, ICOM, SIETAR, MIBAC etc.).
Vincitrice di Solo Coreografico (2015)
Direttrice artistica di Female Jam, primo evento hip hop femminile italiano (2008-2015).
Assistente di Virgilio Sieni per l’Atlante del Gesto (2017).
Artista per Danshaton 2021 Liège, Belgio (BNP Parisbas, Maison de la danse de Lyon, Théâtre de Liège, Sadlers Wells).
Le sue creazioni teatrali stanno circuitando in 6 Paesi europei.
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