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QUETSE CALZE SONO BLU
Maddalena SighinolfiRegia: Maddalena Sighinolfi e Sabrina Boarino
Drammaturgia: Maddalena Sighinolfi
Attori: Maddalena Sighinolfi
Anno: 2024
Adatto a: per tutti
Generi: Teatroragazzi (14-18), Prosa, Performance
Tags: Identità, ricerca, generazioni, eredità, memoria
Testo vincitore della II edizione del Premio Nazionale di Drammaturgia "Maricla Boggio"
Spettacolo vincitore della IV edizione del concorso “Teatro spaccato”.
SINOSSI
Il racconto intimo di un’esistenza lenta, fatta di piccoli rituali e convenzioni famigliari.
Un’esistenza lenta, sì, fatta anche di mancanza di uno spazio proprio. Persino il bagno non è, qui, uno spazio privato. Con quelle piastrelle bianche e blu.
Il blu. Che colore asfissiante.
Come si fa a crescere, quando non si sa dove stare? Come trovare le parole per definirsi? Come affrontare la delusione? Che fare quando mamma e papà cominciano ad invecchiare?
Si fugge. E si ritorna.
E si scopre che le radici restano. Parlano. Attraverso un armadio pieno di ricordi, lasciato da chi non c’è più, in cui si trovano un paio di vecchie calze blu. Eredità inaspettata.
Come spiegarle? Forse, possono essere un messaggio dal passato, un interrogativo su ciò si vuole creare e cosa lasciare a chi verrà dopo.
NOTE DI REGIA
Un palcoscenico vuoto, l’unico arredo presente è una sedia. Semplice, di legno. Oggetto che si fa malleabile e che crea mondi, grazie alla forza della parola.
Insieme alla sedia, elemento prettamente quotidiano, trova spazio un microfono. Quello è il luogo in cui gridare, metaforicamente non uditǝ, il caos che si ha dentro.
Una coscienza amplificata. Uno squarcio in cui poter confessare i propri desideri.
Su questo palco, i due corpi delle interpreti si muovono. Una con la musica e l’altra con la voce. Sonorità elettroniche e acustiche, fra parole delicate e graffianti.
Come possono convivere la delicatezza e il frastuono?
Un continuo domandarsi se sia veramente possibile costruire la propria identità, pur essendo così spezzatǝ e contradditoriǝ.
Altri crediti: Musiche dal vivo: Sabrina Boarino
Produzione: Maddalena Sighinolfi e Sabrina Boarino
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Maddalena Sighinolfi è attrice e performer. Nasce a Modena e si trasferisce a Torino, città dove vive tutt’ora, per studiare teatro sotto la guida dell’attore e regista Jurij Ferrini. Negli anni prende parte a vari progetti di alcune realtà del territorio, fra le quali Fertili Terreni Teatro e la compagnia Tecnologia Filosofica. Parallelamente porta a compimento il percorso universitario, laureandosi in Storia dell’Arte. Prosegue la sua formazione teatrale a Milano, incontrando prima il lavoro di Serena Sinigallia e dell’associazione ATIR, poi la realtà della Piccola Università Teatrale diretta da Antonio Mingarelli.
Nel novembre del 2023 vince la II edizione del Premio Nazionale di Drammaturgia “Maricla Boggio”, indetto dall’associazione torinese Teatro al Femminile, con il suo testo inedito “Queste calze sono blu”, da cui trae uno spettacolo che la vede interprete e regista, in sinergia con la musicista Sabrina Boarino. Il neonato duo vince con questo progetto nel 2024 il concorso teatrale all’interno del Festival dell’Arte Spaccata, a Roma, organizzato dalla compagnia Macedonia Teatro e dall’Associazione Culturale Calpurnia.
Nel novembre del 2023 vince la II edizione del Premio Nazionale di Drammaturgia “Maricla Boggio”, indetto dall’associazione torinese Teatro al Femminile, con il suo testo inedito “Queste calze sono blu”, da cui trae uno spettacolo che la vede interprete e regista, in sinergia con la musicista Sabrina Boarino. Il neonato duo vince con questo progetto nel 2024 il concorso teatrale all’interno del Festival dell’Arte Spaccata, a Roma, organizzato dalla compagnia Macedonia Teatro e dall’Associazione Culturale Calpurnia.