Regia: Aurora Miriam Scala
Drammaturgia: Alba Sofia Vella
Attori: Fabio Guastella, Giuseppe Arezzi, Giuseppina Vivera
Altri crediti: Aiuto regia: Gianmarco Castagna
Parolechiave: bullismo, cyber-bullismo, scuola, famiglia
Produzione: Abaco - Il teatro conta
Anno di produzione: 2024
Genere: Teatroragazzi (10-14) Prosa
“Bullismo: comportamento prevaricatore di natura fisica e/o verbale, caratterizzato da
molestia e aggressività anche di tipo minaccioso. Alla voce Comportamento: modo di agire e
reagire di un oggetto o un organismo messo in relazione o interazione con altri oggetti,
esternazione di un atteggiamento, il quale a sua volta si basa su un'idea o una convinzione.
E qual è la convinzione?”
Da questa premessa nasce IO ESISTO, una pièce che ci fa sbirciare dal buco della serratura
di una qualunque scuola italiana, una scuola piena di professori e studenti alle prese con la
quotidianità di un sistema sociale, scolastico, educativo che va veloce, troppo veloce, tanto
da non riuscire a stargli dietro. In questo contesto abitato da eccentrici professori di
matematica, italiano, arte, informatica, educazione fisica; si muovono affannosamente
Edoardo e Andrea. Edoardo e Andrea sono un ragazzo e una ragazza di oggi, alle prese con:
cellulari e tute da ginnastica, musica e cuffiette per le orecchie, peli superflui e...
disagio...tanto disagio, tipico di quell’età che è l’adolescenza e che ci pone per la prima volta
di fronte a dei cambiamenti radicali del nostro aspetto e del nostro modo di esistere in
relazione all’altro. E quindi qual è la convinzione? In un mondo che va più veloce di me e che
mi vuole performante a tutti i costi, io ragazzino o ragazzina X mi devo sforzare di
sopravvivere e in qualche modo di esistere! Andrea è timida, a disagio col suo corpo, con
una femminilità che non riesce a mettere a fuoco, esiste solo se passa ai compagni il
compito in classe. Edoardo porta la maschera dello spavaldo, dello sbruffone, del bullo per
farsi notare, per esistere appunto. La dinamica fra i due è presto detta, il dominatore e il
dominato, il bullo e la vittima, Edoardo e Andrea. Ma è davvero solo questo? Io esisto ci
pone delle domande e non so se potrà darci delle risposte, di sicuro vuole creare un ponte,
un ponte fra adulti e ragazzi, fra ragazzi e ragazze, fra persone, che possano provare ad
accettare la diversità dell’altro senza giudicarla, criticarla, sbeffeggiarla, ma accogliendola.
“Se ci guardassimo da lontano sarebbe tutto un pò più piccolo un pò più facile”...e forse
potremmo immaginare che sì, Edoardo e Andrea si scambiano amichevolmente le cuffie
ballando in mezzo alla strada e magari...ascoltano la stessa canzone!
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