Regia: Daphne Folliero e Martina Spampinato
Drammaturgia: Simone Guaragna
Attori: Lorenzo Berardinucci, Pietro Formentini, Simone Guaragna, Alice Lepidio, Ilaria Pietrangeli
Altri crediti:
Parolechiave: fantascienza, storia di formazione, thriller, ambiente
Produzione: Prodotto dalla Compagnia Fang-Ta Realizzato con il sostegno di "La fabbrica dell'attore" - Teatro Vascello Realizzato con il contributo di Teatro di Villa Pamphili e Spin Time Labs
Anno di produzione: 2023
Genere: Teatroragazzi (7-14) Prosa
Due luoghi: uno è quello del palcoscenico che rappresenta lo spazio dei ragazzi,
l’ambiente dei vivi; l’altro è quello del pubblico, un cimitero, l’ambiente dei morti.
Bondo attraversa i due spazi abitandoli e mettendoli in relazione, lui che è a metà. Ci
sono anche due tempi: uno è quello “ciclico” di Bondo, l’altro è quello “lineare” dei
ragazzi: dapprima divise, le due linee temporali si uniranno per poi disgregarsi di
nuovo. Quattro strutture in scena: sono i giocattoli dei ragazzi, le architetture della
città del futuro, i quadri che incorniciano le solitudini dei personaggi, sono macchine,
prigioni, mura, tunnel. Le strutture non sono mera scenografia, ma si muovono
insieme ai personaggi diventando personaggi esse stesse: vestite di teli disegneranno i
“giochi” dei ragazzi attraverso colori ed ombre. C’è poi un parallelepipedo
trasparente: è la serra morte, creatura di Bondo e nuovo passatempo per i quattro. La
serra-morte fa da eco alla geometria delle strutture, come fosse una loro miniatura,
così simile nelle linee e nella forma. Le luci strobo e la musica techno delineano un
futuro white-punk ai limiti della sopravvivenza, i costumi sono divise manomesse per
i ragazzi, stracci in sintetico per il barbone.
Informazione riservata agli Organizzatori
Non è stata caricata nessuna recensione
Informazione riservata agli Organizzatori