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PEZZO DI LEGNO

Compagnia GenoveseBeltramo
Regia: Viren Beltramo
Drammaturgia: Savino Genovese
Attori: Savino Genovese e Riccardo Salvini
Anno: 2024
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi (6-10), Prosa

Tags: pinocchio, musica, mondo, uguaglianza, cambiamento

Pezzo di legno è un'opera originale che traduce la storia di Pinocchio in tutte le lingue musicali del mondo.

La musica è informe, ma è riconoscibile da tutti. La musica possiede la capacità di essere compresa indipendentemente dal luogo o dal tempo, e non ha necessariamente uno scopo, se non quello di completare qualcosa di apparentemente estraneo. Una mancanza, un vuoto, un’assenza: un’emozione. L’amore, la paura, il dubbio, la gioia, la rabbia, la tristezza, la malinconia, l’euforia… sono tutte emozioni astratte che possono essere attivate soprattutto grazie alla musica. La parola crea un fondamento e insieme alla musica salda l’emozione alla storia. Cosa sarebbe Star Wars senza la colonna sonora di J. Williams? Cosa diventerebbe se al posto del tema originale ci fosse la colonna sonora di Amelie? Stonerebbe, probabilmente, oppure cambierebbe il mood, trasformando Star Wars in un’altra storia. Noi vorremmo trasformare le storie in qualcos’altro. Pur mantenendone la verità originaria, vogliamo giocare con il cambiamento, per veicolare e amplificare il ventaglio di emozioni che una singola storia può regalarci. 


Pinocchio, la favola italiana più conosciuta al mondo, sarà la base di partenza del nostro viaggio all’interno delle sonorità che legano le emozioni ai luoghi. Provate a immaginare un pezzo di legno con le radici in Africa. La storia di Pinocchio, nel nostro caso Baobacchio, non subirebbe variazioni, ma il modo di raccontarla assumerebbe nuovi connotati: fidarsi ciecamente di Gatto Bossa e Nova Volpe che a ritmo di samba manipolano Baobacchio attraverso un ballo tropicale; dare spettacolo nel grande circo russo di Alexander Mangiafuoco e delle sue matrioske siberiane; decidere di non andare a scuola per seguire in un viaggio last-minute l’amico Johnny Lucignolo, american boy in vacanza in India, accompagnato dall’indesiderato Grillo Cantante, che come un saggio fachiro logorroico interviene per indicargli la strada verso casa. L’unico percorso che il nostro pezzo di legno deciderà di seguire sarà quello tracciato dalla via dei canti della Fatina Aborigena. I luoghi possiedono e veicolano le emozioni: grazie a questo viaggio intorno al mondo, il nostro pezzo di legno prenderà forma e diventerà umano, mostrandoci che “casa” è un concetto molto più ampio di quello che crediamo.


Produzione: Compagnia GenoveseBeltramo

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Fondata da Viren Beltramo e Savino Genovese nel 2008 a Torino. Nel 2009 debuttano con lo spettacolo Nonno Rosenstein nega tutto (finalista Martelive 2009 e selezionato dal Premio Internazionale "Il Teatro Nudo" di Teresa Pomodoro 2015) e producono Io sono la luna, percorsi sull'obesità (Segnalato dalla giuria del Festival Il Gioco del Teatro 2010 per l'elevata qualità artistica dello spettacolo, finalista al premio Linutile del Teatro di Padova 2013, semifinalista al Roma Fringe Festival 2013, selezionato per il 32° Festival Nazionale di Teatro Ragazzi di Padova 2013, presentato all'Expo 2015). Nel 2011 fondano lo Spazio Opi e l'Altroconsumo produce loro lo spettacolo Checkup diritti, con il quale girano l'Italia, fino alla presentazione dello stesso in lingua inglese presso il BEUC di Bruxelles nel 2012. Debuttano nel 2012 con L'elogio degli assenti e nel 2013 con Vietato ai Minori al Teatro Astra di Torino. Dal 2013 al 2019 girano l'Italia con Econosofia, spettacolo commissionato da Feduf, presentato anche al Teatro Politeama di Palermo e al Piccolo Teatro Strehler di Milano. Debuttano nel 2015 con Game Over, spettacolo ideato nell'ambito del progetto D.N.A. di Unoteatro (selezionato per partecipare alla vetrina del Giocateatro 2016, segnalato dalla giuria del Premio Otello Sarzi 2016 / Festival I Teatri del mondo per l'alto valore dello spettacolo proposto, presentato fuori concorso alla finale di Inbox Verde 2017). Nel 2017 producono, scrivono e interpretano il cortometraggio Fatta male con la collaborazione di FCTP, ricevendo numerosi riconoscimenti a livello internazionale, distribuito da Lights On. Nel 2017 consolidano la propria sezione dedicata alla produzione cinematografica vincendo il bando “Short Film Fund” della Film Commission Torino Piemonte per la realizzazione del cortometraggio L'uomo che non voleva uscire di casa, anch'esso distribuito su scala internazionale da Lights On. Nel 2019 producono lo spettacolo Buon appetito di Michele Perriera che apre nel 2021 la stagione estiva del Teatro Stabile di Torino al Teatro Gobetti, vincendo il bando “Il cielo su Torino”. Nel 2020 vincono il bando “Bugs” indetto da Officine della Cultura, KanterStrasse, Officine Papage, Pilar Ternera e Straligut realizzando in residenza al Teatro Monte San Savino lo spettacolo in Virtual Reality Il mezzo realizzato con l'utilizzo, oltre che del VR, anche dell'animazione stop motion e del video mapping che ha poi debuttato al Festival dello Spettatore di Arezzo lo stesso anno. Nel 2021 debuttano con lo spettacolo Io Ne Esco, da tre opere di Ionesco realizzato in collaborazione con l'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, coinvolta anche nella produzione del nuovo cortometraggio di Viren Beltramo intitolato Buon Natale, sviluppato grazie al Torino Short Film Market, acquistato da Rai Cinema e ora in distribuzione internazionale festivaliera con la belga Radiator IP Sales. Nel 2023 debuttano con Un estremo atto d'amore spettacolo in esafonia presente ai Fringe Off di Milano e Catania, vincitore del premio Retablo e della menzione come “most creative performance” del Prague Fringe Festival; vincitore del Premio Dell'Aglio al Festival di Resistenza dell'Istituto Cervi 2024, verrà ospitato in residenza dalla Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse di Genova ad ottobre 2024.
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