Regia: Veronica Risatti
Drammaturgia: Luciano Gottardi
Attori: Laura Mirone, Veronica Risatti, Veronica Zurlo (o Giulio Macrì)
Altri crediti: Scenografie Andrea Coppi; Costumi Antonia Munaretti, Musiche originali Adele Pardi
Parolechiave: Commedia, crescita, amicizia, fiaba, musica
Produzione: Spettacolo di Commedia dell'Arte dedicato alle nuove generazione prodotto dalla Bottega Buffa CircoVacanti. Riscrittura della fiaba teatrale di Carlo Gozzi per un pubblico contemporaneo.
Anno di produzione: 2023
Genere: Teatroragazzi (5-99)
-“Il principe è malato”
- “E cos’ha?”
- “Bene non si sa. Non riesce più a ridere”
- “Chiamate subito il dottore! Chiamate il dottore!”
Ma non serve il dottore per curare la sua malattia. Serve qualcosa che lo faccia essere di nuovo
felice. Il rimedio non sono mele, né arance ma tre melarance che Zane, un maldestro quanto
coraggioso servitore, sarà incaricato di trovare nel castello della temibile strega Pantalona. Sul
suo cammino incontrerà un venditore ambulante di frutta e verdura chiamato Pulcinella che,
dopo aver ben confuso il povero Zane con lazzi e schiamazzi, gli consegna tre oggetti magici
per poter superare gli ostacoli che incontrerà prima di poter entrare nel castello.
NOTE DI REGIA
L’idea di allestire uno spettacolo di teatro ragazzi scegliendo Carlo Gozzi come autore teatrale
di riferimento è nata secondo due intenti, uno didattico e l’altro formativo. Il primo propone di
introdurre in ambito scolastico il patrimonio culturale della Commedia dell'Arte, spesso
tralasciato o poco approfondito dai programmi di studio, il secondo propone un'occasione di
incontro e dialogo tra bambini, familiari e insegnanti su temi fondamentali come la crescita e lo
sviluppo. La tecnica teatrale utilizzata nella produzione de’ “L’amore delle tre melarance” è infatti
il linguaggio delle Maschere, protagoniste degli antichi canovacci. La preparazione del progetto
teatrale è iniziata con la lettura delle fonti originali della fiaba a cui Gozzi stesso si è ispirato.
Successivamente si è passati alla riscrittura drammaturgica dello spettacolo affidando tale
compito al burattinaio, Luciano Gottardi, perché potesse scrivere un copione che rispettasse i
ritmi serrati tipici tanto del teatro dei burattini quanto di quello delle maschere. Nell’intento
didattico di avvicinare il pubblico al “modus operandi” dei Comici dell'Arte anche la musica gioca
un ruolo importante: rumori di scena, canti e melodie sono eseguite rigorosamente dal vivo
senza ricorrere alle musiche registrate. Fondamentale è stata la fase di composizione musicale
affidata alla musicista Adele Pardi che ha curato anche una fase laboratoriale durante la quale
le attrici hanno imparato ad eseguire alcune partiture vocali e strumentali.
Informazione riservata agli Organizzatori
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