Regia: Gesualdi / Trono
Drammaturgia: Loretta Mesiti
Attori: con Giovanni Trono, Alessia Mete, Laura Russo
Altri crediti: Absolute Beginners di Teatringestazione cura della visione Gesualdi | Trono dramaturg Loretta Mesiti Una produzione di Teatringestazione Vincitore del premio MOVIN' UP (Mibact e GAI) con il sostegno di Institut für Theater, Film und Medienwissenschaf der Goethe Universität; HessischTheaterakademie; Tanz der Künste; Frankfurt LAB (Frankfurt am Main) Stagioni e festival: 2020, Teatro Solidale, Teatro Sannazzaro - Napoli; 2019, ConTempo Festival - Kaunas (Lituania); 2016, CRT Triennale - Milano; 2016, Play K(ey), Zona K - Milano; 2015, DOIT Festival Drammaturgie Oltre il Teatro, Teatro Due - Roma; 2014, Trasparenze Festival, Teatro dei Venti - Modena; 2013, Stagione Sperimentale Europea, Teatro della Contraddizione - Milano; 2013, Finestre sul giovane teatro, Teatro Ridotto - Bologna; 2012, Museo del Sottosuolo - Napoli; 2011, Frankfurt Lab - Frankfurt am Main (Germania). TUTTE LE INFO AGGIORNATE su ITA https://spark.adobe.com/page/yw277/ ENG https://slate.adobe.com/cp/7Gwjt/
Parolechiave: mito, fondazione, confine, identità, Bachman
Produzione: teatringestazione
Anno di produzione: 2011
Genere: Prosa Teatro-danza Figura Performance Installazione
All’orizzonte intuisco,
splendido nel declino,
il mio continente favoloso,
laggiù, che mi congedò nel suo sudario.
Io vivo e da lontano ascolto il tuo canto di cigno
I. Bachman
In un’epoca in cui tendiamo a comprenderci sempre più come eredi e postumi, resta in una qualche
misura ancora presente il desiderio di poter vivere e pensare il proprio stare al mondo come un
inizio? Il nostro fare come inscritto in un orizzonte condiviso?
La fondazione inizia in solitaria. Nell’intimità della visione. Nell’incondivisibile utopia dello sguardo
che si rivolge altrove. Ma nessun inizio può compiersi in solitudine. E allora il fondatore deve
trovare parole che possano suscitare compagni, che possano piegare sguardi stranieri verso la stessa
meta. Persuadere a mettersi assieme in cammino: attraversare confini, e nell’attraversarli donare loro
un nuovo profilo. Rimarginare confini come fossero ferite. Ferite come fossero confini. Ricucire gli
strappi che spalancano territori e identità.
Absolute Beginners è una meditazione filosofico-visuale sui confini, identitari, politici, fisici,
linguistici, in tensione verso la loro dissoluzione, affinché estraneo e familiare possano poi
rimarginarsi in una nuova traccia. In questo sbiadirsi dei confini, sciolti i legami d’appartenenza a una
presunta patria originaria, lingue, biografie, patrie, si mescolano, assumendo un diverso senso, un
inedito suono: ed appare il profilo di una possibile geografia, da ri-fondare.
La scrittura scenica si presenta come un’operazione di mitopoiesi, agita in uno spazio organizzato
come un paesaggio metafisico, in cui gli attori come operai della visione, dischiudono panorami
poetici, edificati con materiali essenziali. Un’opera di costruzione del visibile: una catena di visioni in
cui il macro partorisce il micro, il dentro partorisce il fuori, e viceversa; nel tentativo di scrittura di
un mito di fondazione postmoderno, nato da un senso di spaesamento, estraneità rispetto al
presente storico-sociale-geografico-identitario che viviamo e rispetto allo spazio d’azione ed
espressione, che sembra espellerci oltre un confine che non ci appartiene più e in cui non ci
riconosciamo. Stranieri dunque a noi stessi e al mondo non ci resta che immaginare una nuova
fondazione, dalla sua visione al suo compimento. Il nucleo narrativo è affidato al testo La Radice,
scrittura di Loretta Mesiti, che si accompagna alla visione e ne custodisce la memoria, consegnato in
dono agli spettatori.
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