Regia: ALESSANDRA FALLUCCHI
Drammaturgia: ALESSANDRA FALLUCCHI
Attori: BETRICE BERTINI, ESTER GUGLIOTTA, CAMILLA ORECCHIA, LORENZA MOLINA, MARIA GRAZIA ZINGARIELLO
Altri crediti: COSTUMI SARA BIANCHI, SCENE ALESSANDRA GIURI, LUCI PAOLO ORLANDELLI, ASSISTENTE ALLA REGIA LORENZO ROSSI, AIUTO REGIA ARIANNA PEPE.
Parolechiave: donne fuori ombra
Produzione: ZERKALO TEATRO in collaborazione con TEATRO SPAZIO FABER di Frascati, Appia Nel Mito Festival 2022, LABORATORIO DI ARTI SCENICHE DI MASSIMILIANO BRUNO
Anno di produzione: 2023
Genere: Teatroragazzi (11-100) Prosa Performance
Da sempre attenta alle tematiche femminili la compagnia ZERKALO con la regista Alessandra Fallucchi hanno deciso di proporre questo spettacolo dedicato a grandi donne del passato che hanno cambiato la storia, divenendo delle figure di riferimento nel mondo delle arti. Scegliere di quali donne parlare non è stato facile perché fortunatamente sono tantissime quelle che hanno cambiato la storia in generale e quella delle donne in particolare, spianando a nuove visioni e ponendosi spesso controcorrente. Ci interessava raccontare sia l’aspetto e la figura storica di queste donne, nel contesto politico e culturale in cui ciascuna è vissuta, sia l’aspetto caratteriale ed umano e le difficoltà che hanno dovuto affrontare per crearsi uno spazio e un riconoscimento per il loro lavoro, spesso anche a prezzo della vita o della famiglia e dell’amore.Delle tante figure scelte da raccontare sul palco ne abbiamo selezionate 9 tra italiane e straniere che si raccontano in una sorta di girotondo e di staffetta confessandosi e parlando tra di loro e idealmente anche con il pubblico. La scena rappresenta uno studio pieno di libri e carte, una giovane scrittrice, idealmente dipinta sulla vita e la figura di Sibilla Aleramo, un suo alter ego contemporaneo, cerca un’ispirazione nelle imprese delle grandi donne artiste del passato per trovare linfa al suo nuovo progetto di scrittura. Legge e studia alcune delle artiste più interessanti tra la fine dell’800 e gli inizi del 900 e in questo suo immergersi nel passato immagina di dialogare con loro, registrandone le storie personali e le riflessioni esistenziali di donne/mogli/madri/amanti/artiste. La regista accompagna questo viaggio nel passato cercando di restituire le atmosfere delle varie epoche e di suggerire anche con una certa ironia il peso della loro eredità umana e artistica. La drammaturgia si fonda su fonti storiche e letterarie ed è ispirata a fatti e a riflessioni autentiche delle protagoniste. In ordine sparso le donne rappresentate: Alice Guy, Sylvia Plath, Maria Callas, Frida Kahlo, Dora Maar, Clara Shumann, Jane Austin, Camille Claudel, Sibilla Aleramo. Ogni donna ha un credito verso le sue antenate e una responsabilità verso le nuove generazioni. La percezione del femminile e del suo potenziale e la possibilità di dare alle donne una voce più importante nella storia dipende prima di tutto dalle donne stesse e dalle azioni e dai pensieri rivoluzionari e controcorrente che ciascuna è stata in grado di proporre e divulgare nella sua vita.
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