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Amelia per Vetrina XL

ZEROGRAMMI
Regia: Sgambato e Pizziol
Drammaturgia:
Attori: Priscilla Pizziol ed Edoardo Sgambato
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: per tutti


Generi: Danza

Tags: assenza, dialogo, riposo, fragilità, tempo

Amelia è un elogio alla fragilità, un invito a immergersi nella dimensione del ricordo e a lasciarsi attraversare dal senso di vuoto che deriva dalla sua perdita.
Due corpi abitano una sedia sola; condividono la propria solitudine cercando di ricordare vissuti, mondi e tempi passati. Il (non) racconto prosegue per frammenti confusi; un flusso costante di memorie - e non memorie - a cui le due figure tentano di aggrapparsi nel tentativo di trattenere il ricordo e di non perdere quei piccoli gesti all’interno dei quali riconoscere se stessi.
La sedia esiste, respira, conosce ogni segreto; diventa il luogo capace di custodire confusioni e sentimenti. Un unico oggetto come punto di riferimento a cui tornare per ricomporre il proprio passato e orientarsi nel presente.
La luce modifica la percezione del tempo e dello spazio dando vita ad un’esperienza, condivisa tra attori e spettatori, nel dolore nostalgico dell’assenza. Un dialogo tra solitudini, ma con una voce all’unisono che cerca di sfuggire alla perdita: dell’altro, della memoria, del senso.
Il paesaggio sonoro è lo spazio armonico in cui dialogano passato e presente. Il moto perpetuo della risacca apre la porta al sogno, alla possibilità onirica di dimenticarsi del presente. Nell’ipnosi ritmica che richiama il dondolio placido dell’acqua, la fatica può liquefarsi e lasciare finalmente spazio al riposo.

Altri crediti: Di e con Priscilla Pizziol ed Edoardo Sgambato
Musiche originali e sound design di Walter Laureti
Costumi di Mariangela Di Domenico
Disegno Luci a cura di Edoardo Sgambato & Priscilla Pizziol
Produzione Zerogrammi | con il sostegno di TAP_Torino Arti Performative, Regione Piemonte, MIC_Ministero della cultura

Produzione: Zerogrammi

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Zerogrammi è un organismo di produzione della danza fondato nel 2005, diretto dal coreografo Stefano Mazzotta e sostenuto da Regione Piemonte e Mic. L’articolato viaggio di scoperta che conduce alla creazione (30 produzioni realizzate ad oggi in collaborazione con teatri e festival in Italia, Russia, Portogallo, Olanda, Spagna, Germania) giunge al lavoro compositivo passando attraverso un’ampia zona di ricerca drammaturgica e coreografica, percorsi di residenza costruiti intorno a specifici interessi antropologici e geografici, progetti educativi e sociali, pratica di linguaggi quali la fotografia, le arti plastiche, la letteratura, per restituire al lavoro creativo nuovi segni, nuovi significati e un bagaglio esperienziale che è lo strumento essenziale con cui torniamo alla costruzione del nostro lavoro artistico, rinnovandone il senso e l’urgenza. (...) Ecco allora nascere creazioni che accolgono suggestioni e ispirazioni dai mondi più diversi. Letteratura e filosofia, tradizione e quotidianità per spettacoli originali e taglienti, ironici e intensi, lavori contraddistinti da un’accurata operazione di sottrazione (Premio Hystrio 2013).
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