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In Crociera

Kronoteatro
Regia: Maurizio Sguotti
Drammaturgia: Fiammetta Carena
Attori: con Tommaso Bianco, Viola Lo Gioco, Consuelo Barillari, Maurizio Sguotti e Filippo Tampieri voce registrata Ferdinando Bruni
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: crociera, migranti, tragedia, mediocrità, naufragio

Un villaggio turistico in una località di mare.
Un microcosmo in cui un gruppetto di villeggianti, tra un gioco e un altro, tra un ballo e un altro, tra un delirio e un altro parlano e straparlano.
Un piccolo campione di umanità banale, impaurita e ansiosa di divertirsi.
Uno spaccato di media borghesia in vacanza, alla ricerca ansiosa dell’oblio.
Al largo, immobile e incombente, è ancorata la Nave.
Immaginiamo, intuiamo, sappiamo che è una nave carica di persone, ma non ne conosciamo la natura. Naufraghi? Semplici crocieristi? Migranti? Forse peggio.
La Nave è una calamita, attira irresistibilmente sguardi, inquietudini, paure.
Tra un frizzo e un lazzo l’occhio, i pensieri, i turbamenti cadono lì, sulla Nave ancorata al largo, ferma.
Infine, dopo tanto giocare, ballare, parlare, arriva il momento della “piccola crociera”, un’escursione in mare, dove gli allegri e angosciati villeggianti, troveranno nuovi motivi di divertimento.
Ma il mare è “sbagliato”: è mosso, molto mosso.
Chi è il naufrago? Sono “loro”? Siamo noi? È il mondo?

Essere a conoscenza che “di là dal mare” ci sono uomini, donne e bambini che portano un carico di dolore a noi solo vagamente immaginabile è questione quotidiana, sapere che a pochi chilometri da noi esistono esseri umani in costante pericolo e in forte affanno, non fa più notizia. Siamo diventati
impermeabili alla sofferenza. Troppo presi dalle nostre vite, non ci accorgiamo che la tragedia è lì ad un passo da noi. Ci inventiamo mondi fatti di obbligatorio divertimento per crearci un oblio che ci permetta di non vedere poco più in là del nostro naso.
Un mondo fittizio, velo con cui coprire le nostre paure reso qui dal microcosmo di un villaggio turistico un non-luogo atemporale, dove è facile e ricercato il distacco dal quotidiano, dal vero, dal reale. Ma questo quotidiano, brutale ed irriverente sta là, proprio a pochi metri dalla costa, dove i villeggianti
stanno trascorrendo le vacanze e costringe i personaggi a girare gli occhi, a domandarsi, ad avere
dubbi e paure.
In un crescendo di amaro delirio, causato dal non poter più ignorare l’altro laggiù, ci si divincola in modo grottesco ed indelicato. Finché le sorti si accomunano e il presentimento di non essere al sicuro diventa palese verità.
Chi naufraga, davvero?

Altri crediti: spazio scenico Kronoteatro e Francesca Marsella
costumi Francesca Marsella
suono Hubert Westkemper
responsabile tecnico e disegno luci Alex Nesti
fonica Luigi Gabriele Smiraglia
movimenti Nicoletta Bernardini

Produzione: produzione Kronoteatro
con il sostegno di Residenze PimOff Milano

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KRONOTEATRO nasce ad Albenga (Sv) nel 2004, fondato da Tommaso Bianco, Alberto Costa, Vittorio Gerosa, Gabriele Lupo, Alex Nesti, Nicolò Puppo, Matteo Tonarelli. Nel 2007 al gruppo si unisce Maurizio Sguotti.\r\nKronoteatro trova il proprio fondamento nella reale e salda alleanza tra generazioni, nella collaborazione tra un professionista maturo e artisti più giovani, secondo un patto di reciproco scambio in cui peculiare ed innovativo è proprio il fondersi di professionalità pluriennali con l’energia, la freschezza, il coraggio e lo sguardo innovatore delle nuove generazioni. Intorno a questo particolare nucleo creativo ed organizzativo, ruotano e si aggregano estemporaneamente altre e diverse personalità delle arti e non, che rafforzano le intenzioni e le capacità di “fare” e promulgare cultura. Il teatro di Kronoteatro è un teatro declinato al maschile, ma soprattutto un teatro dove il corpo è il primo strumento ed il punto di partenza; luogo dove si racchiude il sentire umano. Ed è dal corpo che scaturisce, plasmata ed influenzata, la parola. La parola che diventa appendice e prolungamento del corpo stesso. Ma è anche un teatro del corpo come materia che si lascia plasmare e stressare dal suono ora eco di voci lontane, testimoni di un passato ora musica sincopata, incarnazione di un presente sempre più pressante. Per Kronoteatro la fusione di movimento, immagine e parola è l’esatta sintesi per raccontare storie che partono da lontano, dal mito, e che per percorsi non lineari e non definiti arrivano all’oggi, al contemporaneo, a noi.\r\nKronoteatro inizia la propria esperienza creativa e produttiva con l’allestimento nel 2007 di un Laboratorio Permanente ad Albenga (Sv) all’interno del quale si inizia a lavorare alla realizzazione del progetto FAMILIA: una trilogia teatrale su tematiche generazionali, che vede la collaborazione della drammaturga Fiammetta Carena, del danzatore Davide Frangioni, della scenografa e costumista Francesca Marsella e del musicista Enzo Monteverde. Il progetto FAMILIA inaugurato con ORFANI_la nostra casa nel 2009 e proseguito con PATER FAMILIAS_dentro le mura nel 2011 si è chiuso, compiendo la trilogia ipotizzata, con HI MUMMY_frutto del ventre tuo nell’estate 2012.
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