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Volano alberi spogli come radici

Collettivo Est
Regia: Beatrice Mitruccio
Drammaturgia: Beatrice Mitruccio
Attori: Beatrice Mitruccio
Trailer: Link
Anno: 2024
Adatto a: VM14


Generi: Prosa

Tags: femminismo, maschilismo, violenza di genere, donne, rinascita

Sinossi
“Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva.”
M. Murgia
In Italia, ogni anno, otto donne su dieci subiscono violenza; Beatrice è una donna che sente la necessità di
parlare. Beatrice parla per sé stessa sentendo il peso delle altre sette, parla come parlerebbe un’amica o
una sorella, parla con tragica ironia. Parla arrabbiata di uomini agli uomini e parla appassionata di donne
alle donne. Beatrice, per un’ora sola, concede a tutte e dieci un atto di sovversione.

Inizia con un pezzo di stand up comedy sull’invidia del pene il monologo Volano alberi spogli come radici, in
cui la testimonianza della protagonista, una giovane donna sopravvissuta ad una relazione abusante,
diventa un racconto che ha i tratti di un personale risveglio, una personale “primavera femminista”.
Beatrice ripercorre alcuni momenti decisivi della sua relazione tossica alternando alla sua voce, le voci del
passato, dei ricordi, che la stessa regista-interprete ha bisogno di affidare a due attori. Queste prenderanno
corpo come nei doppiaggi di Zero Calcare: voci della coscienza, crude e crudeli.
Così il sentimento della vergogna, la sofferenza e l’immobilità diventano un moto di rivalsa, un furore sano e
bello, che Beatrice si concede per la prima volta davanti a tutti e a tutte. Lo spettacolo si sviluppa a quadri,
scendendo sempre più in profondità: ciò permette a chi ascolta di delineare la storia e l’assente-presente
personaggio maschile.
I racconti degli episodi che di più hanno segnato la sua storia personale sono detti al pubblico con la
semplicità con cui un’amica lo farebbe con un’altra: con sincerità ed autoironia. Ed è proprio nell’ironia che
il testo trova la sua piena realizzazione: in quel sorriso amaro che l’interprete si concede raccontandoci il suo vissuto e i ragionamenti sulla contemporaneità che ne scaturiscono. Beatrice, per caso e per caparbietà,
è oggi qui davanti a noi, affidandoci un racconto puro e bello, che scava nella violenza, non per darci una
lezione morale su tematiche che lasciamo volentieri a giornalisti, psicologi e santoni, ma per metterci di
fronte a un fatto tanto personale quanto universale, nella speranza di quel momento catartico a cui il teatro
anela.

Altri crediti: Aiuto regia Ludovico Cinalli e Paolo Perrone
Voci Martina Tirone e Paolo Perrone
Ambienti scenici Beatrice Mitruccio e Mila Damato
Vocal coach Martina Bonati
Tecnico Yonas Aregay
Foto Luca Brunetti

Produzione: Produzione Collettivo Est, Produzione esecutiva Progetto Goldstein
Con il sostegno di Spin Time Labs, Roma

File scaricabili:
SchedaTecnica.Volano.alberi.spogli.come.radici.pdf
presentazione_Volano.alberi.spogli.come.radici.pdf

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Collettivo Est è una compagnia di Teatro under 30, formatasi nel 2019 a Roma. I componenti della compagnia sono attori diplomati all’Accademia d’Arte Drammatica Cassiopea: hanno perciò in comune un percorso di formazione di tre anni che contribuisce alla decisione di continuare a fare ricerca insieme. Sono fondatori della compagnia Beatrice Mitruccio, Paolo Perrone e Ludovico Cinalli. Nel loro bagaglio di studi sono presenti non solo le materie strettamente connesse al teatro “di parola”, ma la loro formazione comprende anche la danza classica e contemporanea, elementidi giocoleria e acrobatica, la ritmica, il canto: è per questo che le loro produzioni risultano eterogenee e variegate.Collettivo Est debutta nel Gennaio del 2020, in cartellone, al Teatro Studio Uno di Roma con lo spettacolo Paternoster – L’eredità dei figli che viene scelto anche dal festival Dominio Pubblico per l’edizione 2020, svoltasi nell’arena del Teatro India di Roma. Inoltre partecipa con lo stesso spettacolo al festival Inventaria – la festa del teatro off a Roma e al festival Vuoti d’Aria di San Benedetto del Tronto al Cineteatro San Filippo Neri. Nel 2021 è finalista al Direction Under30 del Teatro Sociale di Gualtieri con Paternoster e vince la Residenza Germogli del Teatro Trastevere di Roma, dove prepara il secondo lavoro: Disperato Eretico Show. Questa stessa opera debutta alTeatro Vittoria di Roma nell’ambito della rassegna Premio Attilio Corsini 2022, è finalista a Dominio Pubblico 2022 e vince il premio di categoria Teatro del festival Vuoti d’Aria 2022. Volano Alberi Spogli Come Radici, il terzo lavoro, va in scena al Fortezza Est di Roma a Gennaio 2024.Attualmente la ricerca della compagnia si focalizza sui temi sociali del contemporaneo e cerca di sperimentare tutti i linguaggi teatrali possibili e le contaminazioni con altre arti. Inoltre ha in produzione un nuovo progetto: Purgatori (menzione speciale bando Portraits on Stage 2022 e vincitore dell’edizione 2023 della residenza ResiDanze, Teatri di Vita, Bologna).
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