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La Maschera Rubata

NestT Napoli est Teatro

Genere
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Regia: adriano pantaleo e andrea vellotti

Drammaturgia:

Attori: giuseppe gaudino, luana pantaleo, salvatore presutto, adriano pantaleo, andrea vellotti

Altri crediti:

Parolechiave:

Produzione:

Anno di produzione: 2013

Genere:

Il progetto “La maschera rubata - un viaggio tra le favole” nasce dall’incontro con il Laboratorio d’Arte La Scarabattola dei fratelli Scuotto e dal fascino e l’innovazione con la quale questi maestri dell’arte presepiale hanno trattato e rimodellato la figura di Pulcinella e della sua maschera in un libro dal titolo “Pulcinellarifavola”. Tale opera, contenente diverse sculture, ha come centro il furto della maschera di Pulcinella da parte del Diavolo. Per inseguire il ladro, Pulcinella dovrà attraversare un percorso che mescola, combina e stravolge alcune celebri favole (Aladino, Barbablu…). È guardando tali sculture, e seguendo le infinite immagini e suggestioni da esse scaturite, che è nato il nostro "racconto scenico".
Ciò che ci ha colpito di più è il concetto di perdita della maschera come perdita dell’identità collettiva dei giovani che può essere ritrovata solo attraverso un percorso in cui si affrontano vizi e difetti. Ogni favola è un pretesto per mostrare, attraverso dei personaggi immaginari, spesso demoniaci ma anche magici, i diversi volti e le diverse sfumature dell’animo umano. I personaggi che Pulcinella incontra non sono altro che delle proiezioni portate all’estremo di una determinata umanità: alcuni possono essere interpretati come portatori, o rappresentazione, di uno dei vizi capitali. Ma si racconta anche un viaggio di amicizia e complicità.
Si è cercato di lavorare affinché Pulcinella e tutti gli personaggi risultino svecchiati, contestualizzandoli di volta in volta senza perdere del tutto i significati classici e tradizionali. Il nostro Pulcinella si trasforma in un supereroe. La nostra maschera è gigante poiché è sia l’identità di Pulcinella che la rappresentazione metaforica dei sani valori e del bagaglio del passato. Ha quindi un suo “peso” specifico che Pulcinella porta sulle spalle. L’altro ruolo fondamentale è l’antieroe, il Diavolo. E acquistano grande importanza tutte le sue proiezioni (Pappacristiani, Barbablu) che porteranno Pulcinella ha incontrare mondi mai visitati da lui prima per inseguire il suo Ladro.
L’idea di messa in scena è quella che tutto ciò che vediamo non è altro che il frutto del racconto del personaggio della nonna, la mamma di Pulcinella, che di volta in volta vedremo entrare in scena rompendo ogni schema e riportandoci alla realtà. Le modalità di racconto delle varie favole cambiano a seconda della storia che raccontiamo, seguendo le suggestioni che le favole originarie e le sculture ci hanno ispirato, aprendo il campo dell’immaginazione con piccoli elementi scenici e chiedendo l’aiuto degli spettatori, ma utilizzando sempre la stessa linea poetica.
È uno spettacolo che utilizzi la ricchezza del gioco teatrale, il fascino della clowneria dei cartoon e dei fumetti. Tutti elementi a cui ognuno di noi, tuffandosi nel proprio "baule dei ricordi", dovrà fare ricorso per tratteggiare questo "fantastico viaggio".

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