Regia: Roberto Zorn Bonaventura
Drammaturgia: Sławomir Mrożek
Attori: Giulia De Luca, Francesco Natoli, Gianfranco Quero, Michelagelo Maria Zanghì
Altri crediti: Regia, ideazione luci e spazio scenico Roberto Zorn Bonaventura Con Giulia De Luca, Francesco Natoli, Gianfranco Quero e Michelangelo Maria Zanghì Costumi Cinzia Preitano Aiuto regia Gabriele Crisafulli Collaborazione Monia Alfieri e Martina Morabito Locandina Riccardo Bonaventura Produzione Nutrimenti Terrestri e Castello di Sancio
Parolechiave: assurdo
Produzione: Castello di Sancio e Nutrimenti Terrestri
Anno di produzione: 2023
Genere: Prosa
In alto mare è un testo feroce perché, attraverso la sua comicità surreale, e attraverso la metafora antica del naufragio come disgrazia che accomuna, ci restituisce residui di una umanità che si disumanizza istante dopo istante, cercando esplicitamente, sin dalla prima battuta, con logiche di prevaricazione e violenza, la vittima sacrificale che consenta ai due naufraghi che si nominano carnefici, una illusoria sopravvivenza che nella realtà è ancora un passo avanti verso la fine.
Un testo che, a sessant’anni dalla sua uscita, è ancora clamorosamente attuale per i temi che pone: l’inconcludenza della politica, la falsità e l’opportunismo dei rapporti sociali, l’impossibilità di scappare da un mare metaforico che ci circonda, un mare che minaccia continuamente di inghiottirci. Un testo che ci ricorda crudelmente quanto siamo miseri e quanto avremmo potuto essere migliori.
Lavorando con gli attori e i collaboratori, abbiamo trovato subito la nostra motivazione, quella necessaria per metterlo in scena: la continua devastazione del Teatro che, invece, nonostante i tentativi di assassinarlo, è sempre lì, che si rialza, zoppica e cammina. E indica la via.
Informazione riservata agli Organizzatori
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