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Urla silenziose

Tedacà
Regia: Valentina Aicardi
Drammaturgia: Valentina Aicardi
Attori: Diana Anselmo e Diana Bejan
Trailer: Link
Anno: 2023
Adatto a: per tutti


Generi: Performance

Tags: accessibilità, audismo, sordità, LIS, danza narrativa

"Senza una lingua, come si può esprimere la propria angoscia?" Pochi sanno quante lotte ci sono volute alla comunità sorda per far riconoscere, legalmente, il diritto di espressione.
Urla Silenziose è ispirato a “Il grido del gabbiano”, autobiografia scritta da Emmanuelle Laborit, prima attrice sorda a vincere il premio Molière (1993), sempre in prima linea nelle battaglie contro l’emarginazione e per i diritti delle persone sorde, e attualmente direttrice artistica dell’International Visual Theatre di Parigi. Lo spettacolo racconta inoltre altre storie reali di ingiustizie subite nella vita quotidiana da persone sorde, a partire dai due performer che si esibiscono in scena. Il linguaggio dell'opera è accessibile sia in lingua italiana sia in Lis, la sua messa in scena è un’alternanza di lingua dei segni con proiezione di sovratitoli, danza narrativa e teatro d’ombra, con l’accompagnamento di un tappeto sonoro che vuole traghettare il pubblico udente nella dimensione percettiva di uno spettatore sordo.

I/le Performer sono entrambə sordə segnanti. A tal fine, è stata fondamentale la collaborazione con una realtà attiva sul fronte della disabilità e delle performing arts: Al.Di.Qua.Artists – ALternative DIsability QUAlity Artists – prima associazione italiana di e per artisti/e dello spettacolo con disabilità.

Altri crediti: Supervisione Simone Schinocca
Consulenza Coreografica Giulia Guida - Bqb
Consulenza Accessibilità
Diana Anselmo - Al.Di.Qua.Artists - ALternative DIsability QUAlity Artists
Scenografia e light design Sara Brigatti, Yasmine Ines Pochat e Florinda Lombardi
Musica saudadesaudade
Foto Emanuele Basile

Produzione: Tedacà

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Tedacà nasce nel 2002 come luogo di espressione e racconto dell’umano, di promozione del linguaggio performativo come forma di conoscenza di se stessi e del tempo presente, impegnandosi principalmente nella produzione artistica e nella conduzione di laboratori performativi.
Tedacà è composta da tre distinte compagnie (teatrale, coreutica e musicale) che lavorano in maniera indipendente e si contaminano in percorsi di sperimentazione linguistica, inserendosi negli ultimi anni nel circuito professionistico e vincendo molteplici premi su scala nazionale.
Tra le principali produzioni si citano: "Sotto lo sguardo delle mosche" (debuttato al Teatro stabile di Torino / Teatro Nazionale) e "il Sentiero dei passi pericolosi", entrambi dell'autore canadese Michel Marc Boucherd; "Alice, per adesso" di Sylvain Levey", che narra dell'adolescenza di una rifugiata politica cilena; Stavolta e mai più" e "Carillon", due monologhi sul tema del desiderio e dei limiti; “Donne” (precedentemente intitolato “D - ovvero la figura della donna nell'Italia del '900”), spettacolo pluripremiato e con oltre 100 repliche all'attivo; “Strani-ieri”, in collaborazione col Teatro Stabile di Torino; “Pari&Dis-pari”, spettacolo diretto da Irene Zagrebelsky per Biennale Democrazia; “Street Striit”, favola coreutica. Inoltre dal 2006 Tedacà organizza e gestisce la stagione teatrale presso il centro bellARTE di Torino, stagione ora organizzata da Fertili Terreni Teatro, progetto di diffusione e promozione del teatro contemporaneo e della nuova drammaturgia a Torino. Fertili Terreni è composta da quattro compagnie (Tedacà, ACTI Teatri Indipendenti, Cubo Teatro, Il Mulino di Amleto) e diffuso sui tre teatri torinesi gestiti direttamente dalla compagnie (Bellarte, San Pietro in Vincoli, Cubo Teatro).
Tedacà è una compagnia di produzione riconosciuta dalla Regione Piemonte dal 2009 e da Funder35 tra le giovani imprese culturali rilevanti del territorio nazionale.
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