Nasco in Albania e vengo immigrato in Italia dai miei genitori qualche anno dopo. Cresco in Veneto tutto sommato senza “acciacchi”, tranne per qualche contrasto con l'ordine costituito (da altri). Decido di studiare economia, percorso che, al suo culmine, mi porterà a lavorare nelle organizzazioni internazionali nel tempo libero. Nel frattempo scrivo molto e pubblico poco, finché un giorno consegno le mie dimissioni (scritte molto bene) e decido di dedicarmi alla scrittura. Intraprendo la selezione per il Master in Sceneggiatura alla Silvio d’Amico e mi esibisco come “stand-up comedian”.

Questo cambiamento, oltre che ad una discreta fame mi ha portato a mettere in scena il mio spettacolo comico "Un Albanese Asintomatico", vincere un paio di volte il premio “Officine Teatrali” indetto dall’Accademia Silvio D’Amico. Per quanto riguarda il teatro trovo il mio mentore in Edoardo Erba.

Nell'ambito teatrale vengo menzionato da Fabulamundi per il mio testo "I mostri che abbiamo dentro vanno registrati all'anagrafe" ( https://www.fabulamundi.eu/it/xhuliano-dule-2/#1619709902452-822a0921-9cf9) e arrivo in finale al Roma Fringe Festival 2023 con un testo intitolato "L'ultimo spettacolo di Werner Finck: ma di che cosa ride un nazista?" (https://www.teatroecritica.net/2023/10/lultimo-spettacolo-di-werner-finck-di-xhuliano-dule/).

Nel cinema mi sono formato sotto la guida del Maestro Francesca Archibugi. Ho lavorato come assistente di Archibugi sul set del film in Colibrì. Come consulente storico alla serie "La Storia" tratta dal romanzo di Elsa Morante con la regia di Francesca Archibugi in onda sulla Rai. Ho collaborato come consulente alla stesura della sceneggiatura del film "Dieci Minuti" di Maria Sole Tognazzi e Francesca Archibugi in uscita il 25 Gennaio. Oltre che a collaborare al momento a un progetto seriale con Paolo Virzì. Due mie sceneggiature originali sono state finaliste in concorsi per sceneggiature: la prima al premio Luciano Vincenzoni di Treviso e la seconda al premio "Notorious Project" del Festival del Cinema di Roma, classificandosi, in entrambe le occasioni, seconde (anche in questo caso, come nel caso del teatro, non vincendo).

Essere eterni secondi è un po' il "leitmotiv" della mia esistenza. Ma pare sia una condanna che spetta al popolo albanese, quella di perdere con stile. In fondo proprio Pirro il Re Illirico era albanese, ed è passato alla storia per aver spettacolarmente perso contro i romani diventando per antonomasia il simbolo della vittoria a metà. Celebre la sua frase "un'altra vittoria come questa e perderò la guerra", frase che al momento rappresenta perfettamente la mia vita d'autore. Ma d'altronde la vita, in generale, è una continua vittoria di Pirro contro la morte che, temo, anche se nutro ancora speranze del contrario, terminerà in una clamorosa sconfitta.

Come stand up comedian mi trovate su su Comedy Central Italia e in tanti polverosi comedy club sparsi per il globo terracqueo. Sono reduce da una tournee prodotta da Becomedy UK chiamata DARK, con 20 sold out in tutta Italia e ho presentato da poco il Festival della Canzone Albanese.