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La stanza di Remo

Saveria Project
Regia: Saveria Project (Carboni, Moretti, Valenti)
Drammaturgia: Luca Carboni, Stefano Moretti, Giulia Valenti
Attori: Luca Carboni, Stefano Moretti, Giulia Valenti e Rebecah Commey
Anno: 2022
Adatto a: per tutti


Generi: Prosa

Tags: Resistenza, antirazzismo, reportage, pandemia, BLM

La stanza di Remo nasce dal confronto, iniziato nel 2019, tra i componenti della compagnia, alcune partigiane e partigiani ancora in vita e i giovani attivisti di Black Lives Matter Bologna. Dall’incontro con i partigiani nasceva il desiderio di preservare la memoria della loro lotta. Durante il lockdown quella sensazione si mescolava a un nuovo uso politico della paura. Verso la fine del primo confinamento, l’omicidio di George Floyd negli Stati Uniti aveva risvegliato anche in Italia un grande movimento antirazzista. Siamo scesi in strada, di nuovo con la telecamera in mano, per registrare quello che stava accadendo e capire qual è oggi il senso della lotta. Il testo dello spettacolo parte dalla rielaborazione di quelle interviste e cerca di rispondere a quella domanda. Dai materiali raccolti e dalle nostre riflessioni su di essi sono nati due lavori: un'installazione intitolata "Odio gli indifferenti" e questo spettacolo, che – ricorrendo in parte all'auto-fiction – rende teatrale anche il suo stesso processo di scrittura e di creazione. La stanza di Remo è un luogo, reale e immaginario, in cui i ricordi di un partigiano, prigioniero politico nel campo di concentramento di Bolzano, si intrecciano con le esperienze di altre donne e uomini che hanno fatto la Resistenza. Ma è anche il luogo dove il bisogno di lotta dei ventenni di oggi, che si battono contro le discriminazioni razziali e di genere, si incontra con quello delle generazioni passate. Una stanza e il suo ricordo, attorno al quale si snodano le vite di tre attori. La vicenda prende il via il 15 maggio 2020, dieci giorni prima la morte di Floyd. In pieno lockdown, Giulia, Luca e Stefano stanno scrivendo e provando uno spettacolo, chiedendosi che senso abbia oggi l’opposizione “partigiani e indifferenti” che Antonio Gramsci aveva delineato in un suo celebre scritto. Ciascuno di loro porta in scena una diversa postura, un diverso punto di vista nei confronti del presente e del passato del nostro Paese. Per ciascuno di loro, la stanza di Remo ha perciò un valore distinto: è un antidoto alla riscrittura della Storia, un lascito da tramandare a un figlio che deve nascere e un luogo in cui prendere coscienza della propria indifferenza. Scrivere di quella stanza, diventa perciò l'occasione per dare corpo alle fragilità e alle sconfitte che caratterizzano non solo loro tre, ma tutta la generazione cui appartengono, quella cresciuta negli anni Novanta e che aveva vent'anni quando a Genova un proiettile uccideva Carlo Giuliani. Durante il percorso di creazione, incontrano Rebecah, una ragazza nera nata a Reggio Emilia. Non è un'attrice, ma una studentessa e attivista, che scopre insieme a loro similitudini e differenze che ci sono tra la sua lotta e quella di un partigiano di 92 anni, Remo. Rebecah desidera incontrarlo e porgli delle domande, anche scomode, sulla sua vita. Ecco che per lei la stanza di Remo assume ancora un altro significato e diventa teatro di un nuovo, inaspettato conflitto.

Altri crediti: e con le voci e i volti delle partigiane e dei partigiani Germana Masi, Remo Passerini, Pietro Reverdito, Paolo Repetto, Lina Tinti.

collaborazione alla drammaturgia e alla messa in scena Gabriel Da Costa
disegno luci Orlando Bolognesi
tecnico luci e video Eleonora Diana
foto di scena Andrea Macchia

progetto vincitore del bando "Sostegno!" promosso da ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione e del bando Gramsci Lab, realizzato con il sostegno di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, ANPI provinciale di Bologna, Comune di Bologna, ATER Fondazione, Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno.​

Produzione: Saveria Project e Fondazione Teatro Piemonte europa

File scaricabili:
220202_SCHEDATECNICA.pdf
Presentazione.progetto.I.can.t.breath._.Odio.gli.indifferenti.pdf
locandina.LA.STANZA.DI.REMO.tournee.pdf

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SAVERIA PROJECT è un collettivo fondato a Bologna da Giulia Valenti, Luca Carboni, Stefano Moretti e Alessandra Farneti. Il gruppo lavora sull’intersezione tra linguaggio audiovisivo e scrittura teatrale, con un forte interesse per la rappresentazione della realtà e l’osservazione della società contemporanea. Ad oggi Saveria Project ha creato i reading perfomartivi “Sweet Home Europa” di Davide Carnevali e “La città vicina” di Marius Ivaksevicius, lo spettacolo “The Yalta Game” di Brian Friel e Anton Checov e la perfomance itinerante con realtà aumentata "Dulc1ne4, ovvero: scemo chi legge", ispirata al Don Chisciotte di Cervantes. Saveria Project ha collaborato con ERT – Emilia Romagna Teatro, Teatri di Vita, Fondazione TPE, Festival In altre parole, Mannheim Universität (Germania), Università di Torino, Accademia Nazionale Lituana di Teatro e Musica (Lituania), Accademia Silvio d’Amico di Roma. Nell'aprile 2022 è previsto il debutto dello spettacolo "La stanza di Remo", prodotto in collaborazione con Fondazione TPE.
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