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Munuscolo - in equilibrio tra clown e teatro

Reverie Teatro
Regia: Matteo Carnevali e Alessandra Crotti
Drammaturgia: Matteo Carnevali e Alessandra Crotti
Attori: Matteo Carnevali e Alessandra Crotti
Trailer: Link
Anno: 2020
Adatto a: per tutti


Generi: Teatroragazzi (4-99), Prosa, Performance, Altro

Tags: Clown, teatro fisico, relazione, linguaggio non verbale

“Munuscolo” è un piccolo regalo di poco costo, ma di grande valore.
 Una parola strana, ormai inutilizzata.
 Come è strana e surreale questa storia.
 Due umanità si incontrano, senza pronunciare parole ma cercando di dirsi tantissime cose. Si avvicinano, si cercano, si scontrano e si allontanano.
Cercano assieme qualcosa.
 Un viaggio semplice, dentro la relazione autentica tra due individui.
 Cercando di togliere tutto quello che è superfluo per arrivare a trovare l’essenziale, ovvero la verità e, se possibile, la poesia dello “stare vicini”.

Lo spettacolo è stato strutturato attraverso un lavoro di clownerie ma viene portato in scena senza il consueto “naso rosso” per lasciare spazio ad uno sguardo più libero nell’interpretazione della storia.

Alessandra Crotti e Matteo Carnevali da anni seguono, parallelamente alla loro attività nel teatro, una assidua ricerca artistica e formativa.
Partendo da una feconda esperienza con due importanti figure di riferimento nel lavoro sul Clown (Andrè Casaca e Andrea Menozzi) hanno deciso di sviluppare insieme un lavoro sul teatro fisico che predilige l’espressività corporea a quella verbale.
Le parole d’ordine che hanno delineato il lavoro sono state “essenzialità, verità, relazione e azione”.
“Abbiamo preso un uomo e una donna, abbiamo cercato di togliere tutto quello che in quel momento non ci sembrava necessario, abbiamo tolto parole, ruoli, abbiamo tolto tutto quello che potevamo togliere. Abbiamo lasciato una manciata di oggetti e abbiamo iniziato ad agire. In modo autentico e spontaneo, giocando con le nostre imperfezioni. Creando problemi senza trovare risposte. Sostando nell’incertezza. Meravigliandosi di quello che accadeva. Cercando il clown dentro noi stessi, costantemente sospesi in una dimensione leggera, dinamica e giocosa”

La rappresentazione è indicata e dedicata a bambini e adulti.


Altri crediti: Con lo sguardo esterno di Francesca Bianchi
Luci Giovanni Ferrari
Organizzazione Barbara Maffezioli

Produzione: Matteo Carnevali e Alessandra Crotti / Reverie Teatro

File scaricabili:
scheda.munuscolo.pdf

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"Reverie" è sinonimo di "abbandono fantastico" o "fantasticheria".Reverie Teatro è un contenitore di produzione e distribuzione di spettacoli."Reverie" è anche un insieme di Persone :- Alessandra Crotti (Attrice e Regista)- Matteo Carnevali (Attore e Regista)- Barbara Maffezioli (Organizzazione)- Maria Grazia De Marco (Organizzazione)- Giovanni Ferrari (Tecnico)- Giulia Giovanelli (Comunicazione)Alessandra Crotti è diplomata come attrice e performer presso Lab Accademy di Reggio Emilia e continua la sua formazione artistica con diversi autori e registi. Collabora con varie Associazioni e Scuole teatrali del territorio occupandosi di propedeutica e alfabetizzazione teatrale nelle scuole di ogni ordine e grado. Ha all’attivo diversi spettacoli di cui è autrice, regista e interprete.Matteo Carnevali è autore e regista teatrale, laureato in Scienze dell’Educazione di Bologna e diplomato alla scuola di Teatro Sociale e Arti Performative di Firenze. Si occupa principalmente di Teatro di Ricerca e di Teatro Sociale.Collabora come docente nelle principali Scuole di Teatro di Reggio Emilia, e lavora assiduamente nelle scuole di ogni ordine e grado con progetti di pedagogia teatrale ed educazione alle arti della scena.Da anni è interessato al lavoro con Attori Speciali e con soggetti in situazione di marginalità e disagio. Come conduttore e regista ha realizzato più di 80 spettacoli.Entrambi seguono da anni, parallelamente alla loro attività̀ nel teatro, una assidua ricerca artistica e formativa cercando di confrontarsi con i registi e le realtà teatrali più importanti d’Italia.Partendo da una feconda esperienza con due importanti figure di riferimento nel lavoro sul Clown (Andrè Casaca e Andrea Menozzi) hanno deciso di sviluppare insieme uno spettacolo sul teatro fisico e il corpo poetico cercando indagare il possibile dialogo tra la Figura del Clown e il Teatro Contemporaneo.
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