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Paolo Costantini

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Paolo Costantini nasce a Roma il 29/04/96, frequenta l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico presentando un progetto sul Marat/Sade di P.Weiss. Nel 2018 si diploma con Sul lago Nero di Dea Loher. Inizia subito dopo a Berlino un rapporto di collaborazione con la compagnia italo tedesca Barletti/Waas con la quale lavora su P.Handke (Kaspar e Autodiffamazione) e H.Achternbusch. Svolge un tirocinio all’interno dell’Interkulturelles Theaterzentrum, partner tedesco del progetto europeo Fabulamundi, dove mette in scena Kratzen, how my grandmother killed herself di T. Slijvar e Personalien di G.Watkins. Durante il 2020 segue come assistente alla regia Antonio Latella per i progetti La valle dell’eden di J. Steinbeck e Hamlet di W.Shakespeare. Nell’estate 2020 vince il concorso Registi Under 30 della Biennale di Venezia con il progetto Uno sguardo estraneo ovvero come la felicità è diventata una pretesa assurda, liberamente ispirato all’opera poetica di Herta Müller che debutta nell'estate 2021 durante la . La modalità di lavoro e la stessa compagnia con la quale ha lavorato per Uno sguardo estraneo divengono uno strumento per indagare possibilità di linguaggio diverse da quelle esperite fino ad ora. L'attenzione non viene posta su una dimensione narrativa degli eventi, ma sul tema della percezione, cercando di indagare attraverso l'uso dei sensi il rapporto che si ha con il tempo, con lo spazio e con le cose. L'associazione di differenti elementi, la tecnica della giustapposizione e quella visiva del collage sono alcuni dei mezzi adoperati per tentare di raggiungere una dimensione percettiva, in cui l'azione performativa si slega da un sistema di rappresentazione teatrale.

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Opere caricate

Uno sguardo estraneo ovvero come la felicità è diventata una pretesa assurda

Regia di Paolo Costantini
con Rebecca Sisti e Evelina Rosselli

Performance | Performance, teatro, tempo, libertà, dovere